Dopo settimane di passione e di braccio di ferro tra Giunta regionale e maggioranza di centrosinistra, sembrerebbe che il nome tirato fuori dal cilindro del presidente Pigliaru, dopo che quello di Zavattaro era stato sonoramente bocciato, sia gradito a tutti. Se non ci saranno ulteriori sorprese, niente supermanager sardo per l’Azienda sanitaria regionale (Ats), ma, come nella prima soluzione proposta dal Governatore, il plenipotenziario dovrebbe arrivare dalla Pensiola: Fulvio Moirano, attuale direttore generale in Piemonte. Il nome di Giorgio Sorrentino che sembrava aver messo d’accordo tutti, anche i difensori estremi della sovranità sarda, è improvvisamente sparito dal tavolo di Pigliaru. Forse, ha influito il gradimento sul suo nome anche di parte dell’opposizione di centrodestra.
Il passaggio da Zavattaro a Moirano è stato comunque criticato da Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Più che sovranisti, sembrano dei nostalgici della monarchia, pronti ad accogliere con tutti gli onori un viceré. Pigliaru non vuole un sardo alla guida della Asl unica, che unica non è. Più che una proiezione verso il futuro appare un ritorno all’epoca soriana, quando sia l’assessore che qualche manager erano di provenienza extraregionale. Se non è rilevante il luogo d’origine, ma la capacità, perché mortificare i tanti professionisti sardi, che sicuramente sarebbero adatti al ruolo come i loro colleghi forestieri. In ogni caso, sono riusciti a prolungare di quasi un mese il 31 agosto, la data di scadenza per la nomina prevista dalla legge. La smettano di navigare a vista e di mortificare perfino realtà di eccellenza come il Brotzu di Cagliari. Mentre loro si azzuffano per le nomine, la sanità sarda è nel caos”.
Per il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa, ricordando come Moirano mesi addietro avesse rifiutato l’incarico che gli era già stato proposto da Pigliaru, la Giunta regionale è ”dilettantesca e gran parte della responsabilità è dell’assessore Arru, che in due anni e mezzo di governo ha collezionato soltanto figuracce, portando alle stelle i conti della sanità. Un assessore talmente incapace che c’è voluto il plenipotenziario di Renzi, Luca Lotti, per risolvere la questione del supermanager. Se un assessore e una Giunta regionale hanno bisogno della balia anche per nomine che sono di loro esclusiva competenza allora c’è davvero di che preoccuparsi. Speriamo solo che questa esperienza di centrosinistra finisca al più presto: la Sardegna si merita ben altro”.
All’attacco anche Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia: “Il centrosinistra sta mettendo in mostra il peggio di sé, con i piccoli partiti protagonisti della strategia di ricatto del Governatore. La stagione (senza fine) delle nomine nella Sanità chiarisce quale sia l’interesse della maggioranza: occupare le poltrone e continuare ad alimentare i centri di potere con i soliti mezzucci. Gli indipendentisti, poi, in quanto a ipocrisia, non li batte nessuno: sono interessati solo al ‘metodo’ con cui si procede alle nomine. Questioni di bassa lega, insomma, roba di una Prima Repubblica rediviva grazie al centrosinistra alla guida della Regione. Non paghi della pessima figura rimediata con la designazione del super manager della Asl unica, i professori si sono prodotti nel solito teatrino delle assegnazioni, questa volta rinnovando i commissari al timone delle Aziende sanitarie”. (red)
(admaioramedia.it)
3 Comments
ugocappellacci
RT @admaioramedia: SANITA’, Supermanager dalla Penisola. @ugocappellacci : Per Pigliaru i Sardi non possono https://t.co/Tp4b7mIZuF
Michele_Cossa
RT @admaioramedia: SANITA’, Supermanager dalla Penisola. @Michele_Cossa : Arru disastroso https://t.co/Tp4b7mIZuF
rossella123456
@admaioramedia @ugocappellacci non c’è una persona capace , dobbiamo cercarla nel resto d’Italia! Siamo proprio ben messi!