Le novità volute nel settore sanità dalla Giunta Pigliaru continuano a far discutere e le critiche anche sulla nuova rete ospedaliera agitano i territori, che si sono organizzati per esercitare pressioni sull’Esecutivo e sul Consiglio regionale, ultimi in ordine di tempo i sindaci di Mandrolisai, Barbagia e Barigadu, in difesa dell’ospedale San Camillo di Sorgono, ma anche i cittadini del Sarrabus e dell’Ogliastra, preoccupati per il San Marcellino di Muravera ed il Nostra Signora della Mercede di Lanusei, e quelli del Sulcis che si sono organizzati in comitato a salvaguardia della salute dei cittadini. Ma anche la Asl unica regionale (Asur) non fa dormire sonni tranquilli al Presidente, perché anche dentro la sua maggioranza non c’è unanimità.
“Il rischio è quello di demolire i piccoli ospedali, senza il consenso dei territori isolani e di disegnare un’assistenza sanitaria per pochi – ha commentato il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu – Il disegno è debole e confuso. Non risponde all’esigenza di costruire cabine di regia del sistema sanitario in cui condividere le analisi dei bisogni e la programmazione delle risposte, ma solo alla necessità di un risparmio senza nessuna logica. Tagli e sforbiciate colpiscono i territori più deboli, come il Sulcis Iglesiente. Una riforma, ancora una volta, calata dall’alto. E’ l’ennesima occasione persa per il miglioramento della sanità isolana, senza il coinvolgimento dei territori che così si trovano a subire un disegno pasticciato e senza una programmazione delle esigenze degli utenti”.
Ma anche le vicende interne alle Aziende sanitarie destano preoccupazione e polemiche: “Nella Asl di Cagliari, non solo assunzioni discrezionali, ora si aggiungono anche le promozioni dirigenziali con il conseguente avanzamento economico – ha evidenziato il consigliere regionale di Forza Italia, Edoardo Tocco, che ha presentato un’interrogazione sul tema – Una stranezza che le diverse aziende sanitarie isolane, in primo luogo quella del cagliaritano, stiano proponendo una serie di nuove nomine con incarichi e promozioni. Un’anomalia ancora più grave a ridosso di una riforma organizzativa che dovrebbe produrre un risparmio delle spese. In base agli ultimi provvedimenti si assumono nuove figure nelle aree dirigenziali, senza che questo possa portare ad un miglioramento della sanità sarda, con indennità superiori e senza regole precise. Una situazione che nasconde scenari inquietanti in un momento critico per la spesa sanitaria isolana in forte deficit”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Stefania Mereu
Stefania Mereu liked this on Facebook.
Chris Chris
Chris Chris liked this on Facebook.
fgiuliani87
#fi SANITA’, Rubiu: “Nessun coinvolgimento dei territori su riforma”. Tocco: “Nelle Asl provvedim… https://t.co/BTyMMwEJhV #berlusconi
Michela Cani
Michela Cani liked this on Facebook.