Si allontana il battesimo dell’Asur, l’azienda sanitaria unica regionale, che il presidente Pigliaru, dopo l’approvazione in Consiglio regionale, aveva annunciato per il 1° luglio, proprio l’indomani della scadenza dei commissari delle attuali otto Asl. La rivolta capeggiata da Sel (ringalluzzita dal buon successo del suo candidato Zedda alle Amministrative di Cagliari), alla quale ieri hanno aderito anche altri consiglieri regionali di Upc, Psi e Rossomori, cambia i programmi della Giunta e del Pd (portare la legge in Aula martedì 21 ed approvarla entro il mese), tanto che anche il capogruppo del partito leader della coalizione di centrosinistra, Pietro Cocco, ha dato la disponibilità ad un ennesimo summit della maggioranza, che si dovrebbe tenere nei prossimi giorni. Lo slittamento del battesimo potrebbe essere, quindi, di almeno un mese, con l’incognita dell’ulteriore proroga ai commissari Asl, ma soprattutto con l’ennesima immagine di una maggioranza poco coesa in occasione delle riforme, come già accaduto per quella degli enti locali. E l’opposizione incalza: “Ormai il caos nella sanità regna sovrano e il centrosinistra fa di tutto per incrementarlo, stanno paralizzando il sistema”, ha commentato il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa. “Noi vogliamo la Asl unica – ha confermato – Ma questo centrosinistra non ha nessuna intenzione di fare una riforma vera. Avevano il tempo per dire che non erano d’accordo e invece i distinguo emergono pochi giorni prima di andare in Aula. La sanità è nel caos e la colpa è tutta della maggioranza”.
Per Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, la Asl unica è solamente “la foglia di fico mediatica con cui Pigliaru tenta di coprire il fallimento delle sue scelte, che non solo non hanno arginato la spesa ma l’hanno incrementata. La relazione ‘Il monitoraggio della spesa sanitaria’ della Ragioneria generale dello Stato dimostra che con il duo Soru-Dirindin la spesa è aumentata di 610 milioni in cinque anni, con il centrodestra di 185 in pari tempo. Il che significa che stavamo iniziando a fermare un’onda che veniva da lontano, perché ci siamo rimboccati le maniche e non siamo rimasti a piagnucolare sul passato. Cosa che invece fa una Giunta regionale che tenta di ricomporre la sua maggioranza solo con la logica della contrapposizione anziché sulle azioni da portare avanti in concreto. Sono in carica da due anni e mezzo, hanno nominato già da un pezzo i manager: quando hanno intenzione di iniziare a governare?”.
Sulla ormai inevitabile proroga dei commissari delle otto aziende sanitarie è intervenuto Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia: “La Giunta cerca così di ricucire la spaccatura interna alla maggioranza. I posti di comando restano al sicuro e almeno per qualche mese potranno proseguire nell’opera di demolizione del sistema sanitario sardo: continueranno a governare la Sanità nel segno della continuità e del disordine, sia normativo che organizzativo. Resta dunque il riordino della rete ospedaliera applicato in maniera strisciante, senza rispettare le prerogative del Consiglio regionale”. Rimane in piedi il progetto scellerato delle ‘cinque Asl uniche’, un’idea scellerata che per il presidente Pigliaru, l’assessore Arru e il dg dell’Assessorato Sechi è un totem intoccabile. Scelgono la strada per loro più semplice, meno pericolosa per i loro equilibri, e così facendo possono affrontare in maniera tranquilla eventuali questioni legate a ballottaggi, rimpasti, poltrone in enti e Comuni, disinteressandosi completamente della Sanità, ormai lasciata senza timone”.
Mentre il capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, è ancora più severo nei confronti dell’ipotesi di proroga del commissariamento: “Siamo totalmente contrari e ci batteremo per impedire che il Consiglio approvi un provvedimento scandaloso come quello che il centrosinistra intende proporre. Siamo perché la Asl unica venga istituita nel più breve tempo possibile e se non esistono i tempi tecnici per presentare il disegno di legge in Aula prima del 28 giugno, siamo disposti a lavorare ventiquattro ore su ventiquattro affinché il testo sia licenziato in tre giorni. Lanciamo una sfida alla Giunta e alla maggioranza: rinuncino alla proroga dei commissari e noi garantiremo che la legge che istituisce la Asl unica possa entrare in vigore il 1 luglio”. (red)
(admaioramedia.it)
7 Comments
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Maria Bonaria Usalla
INCOMPETENTI. SCIAGURATI
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ugocappellacci
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ignazio_locci
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Michele_Cossa
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