Dopo la rivelazione di Christian Solinas, senatore del Psdaz, sulla ‘bocciatura’ del Ministero della Sanità, della riforma della rete ospedaliera in Sardegna, proposta dalla Giunta Pigliaru, ed approvata in Consiglio regionale lo scorso 25 ottobre, si rinfocola la polemica.
Il tavolo ministeriale, dopo aver completato l’istruttoria, aveva formulato (con uno stralcio del verbale della seduta del 31 maggio 2017, era in carica il governo Gentiloni) una serie di rilievi su alcune incongruenze nella programmazione dei posti letto, ma soprattutto sulle reti tempo-dipendenti come quella traumatologica e sulla eccessiva frammentarietà nell’ambito delle reti di specialità: “Il modello organizzativo introdotto non è coerente con quello definito dal Decreto ministeriale n. 70/2015 che piuttosto delinea un modello di cooperazione tra le strutture erogatrici alle quali assegna ruoli specifici e strutturali secondo livelli gerarchici definiti in base a caratteristiche standard quali il bacino di utenza, i volumi di attività erogati e gli esiti delle cure…”.
“E’ inaudito – aveva accusato Solinas – che nonostante il documento sia da giorni nella disponibilità dell’Assessorato, sia stato tenuto segreto il contenuto senza riferirlo tempestivamente al Consiglio regionale, soprattutto in considerazione del fatto che proprio il parlamento dei sardi dovrà entro il prossimo 30 ottobre 2018 apportare le opportune integrazioni e le richieste correzioni al piano di riordino della rete ospedaliera isolana”.
Ora, i consiglieri regionali del gruppo Psd’Az, Gaetano Ledda, Angelo Carta, Paolo Dessì, Nanni Lancioni e Giovanni Satta, hanno presentato in Consiglio regionale un’interpellanza urgente rivolta all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, invitandolo ad annullare immediatamente tutti gli atti posti in essere dalla Regione e dall’Ats, in attuazione della ‘non efficace’ Riforma: “A cominciare dall’atto aziendale dell’Azienda per la tutela della salute, approvato dalla Giunta il 10 ottobre 2017”.
Chiesta anche la cancellazione della selezione dei direttori di distretto (“presenta una serie di anomalie gravi che attribuiscono al direttore generale dell’Ats massima discrezionalità nell’attribuzione degli incarichi”), con una precisa accusa all’assessore Arru: “Ha tentato di celare la lettera del Ministero della Salute, dove è stato definito l’esito dell’istruttoria del parere formulato dal cosiddetto tavolo per il monitoraggio dell’attuazione del D.M. 70/2015 sulla ridefinizione della rete ospedaliera della Sardegna”.
I consiglieri sardisti chiedono: “Perché l’Assessore ha ammesso la ricezione della nota ministeriale solo il 12 settembre 2018, dopo che il senatore Solinas ne aveva divulgato copia?”; “Per quali ragioni, pur presente in Aula nella riunione del Consiglio regionale dell’11 settembre 2018, non abbia informato l’Assemblea sarda dell’avvenuta ricezione della nota ministeriale del 7 settembre 2018”; “Per quali ragioni sia ancora in carica e alla guida dell’Assessorato della Sanità, nonostante l’inadeguatezza mostrata e nonostante la scarsa sensibilità istituzionale e politica dimostrata in questa e in altre importanti occasioni?”. (red)
(admaioramedia.it)
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Lia Pu
Dimissioni immediate di Pigliaru e Arru!