E’ nata ufficialmente ieri, ma è oggi il primo giorno di lavoro dell’Azienda per la tutela della salute (Ats), con sede a Sassari, che ha incorporato le otto aziende sanitarie locali ed insieme all’Azienda ospedaliera Brotzu, alle due Aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari ed all’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza (Areus), completa il quadro del nuovo sistema sanitario sardo.
“L’Ats rappresenta una sfida epocale”, ha detto l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, presentando i vertici della nuova azienda unica, Fulvio Moirano (direttore generale), Francesco Enrichens (direttore sanitario) e Stefano Lorusso (direttore amministrativo), e gli otto direttori delle aree socio sanitarie locali (Assl): Giuseppe Pintor, Pierpaolo Pani, Andrea Marras, Pino Frau, Mariano Meloni, Antonio Onnis, Maddalena Giua e Paolo Tecleme.
“Stiamo ridisegnando il sistema tenendo come riferimento l’interesse delle persone – ha aggiunto Arru – L’Azienda unica rappresenta principalmente uniformità dell’assistenza, qualità dei servizi ovunque e a parità di costi. Ringrazio i commissari che per due anni hanno lavorato in una situazione difficile, riuscendo a portare a casa risultati importanti. I direttori delle Assl non sono direttori generali e sono stati scelti dal dg Moirano con una selezione pubblica e trasparente. Non sarà un percorso breve, ma i risultati arriveranno”.
Moirano ha sottolineato che occorrono almeno sei mesi per vedere i primi passi:”Occorre l’atto aziendale, quasi una sorta di statuto dell’Ats. Certamente sarà importante investire sulla formazione e sulle risorse umane, creando aree di coordinamento, confrontandoci attivamente con le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei territori”. (red)
(admaioramedia.it)
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