La Giunta Pigliaru ha presentato i conti della sanità: “Nel quinquennio 2014-18 il disavanzo arriverà oltre quota 750 milioni“. Ma anche la ricetta, resa ufficiale dopo un'accesa consultazione con la maggioranza di centrosinistra che la sostiene, che non prevede ticket, come paventato inizialmente, ma tasse e tagli: “E’ necessario avviare un piano di rientro per arrivare ad avere costi sostenibili”, ha detto il Presidente. Al suo fianco, nel presentare la strategia del piano di rientro, gli assessori della Sanità, Luigi Arru, e del Bilancio, Raffaele Paci: “Solo col taglio degli sprechi ed una riorganizzazione dei servizi contiamo di risparmiare 328 milioni tra il 2016 ed il 2018 (63 nel primo anno, poi 126 e 138). Dieci aree tematiche su cui intervenire, ventidue programmi operativi da attuare. Il piano di rientro servirà a rimettere ordine nei conti della sanità sarda, eliminando sprechi e doppioni, riqualificando e razionalizzando il servizio sanitario regionale”.
“Le azioni saranno di quattro tipi – ha precisato Arru – La revisione delle tariffe delle prestazioni sanitarie, con tutti i fornitori del Servizio sanitario regionale (riduzione di 32 milioni di euro in 3 anni), il sistema degli acquisti con la centrale unica, dei processi gestionali e della spesa per il personale (69 milioni in 3 anni); la riduzione della spesa farmaceutica (113 milioni in 3 anni); la razionalizzazione della rete ospedaliera (114 milioni nel triennio)”. Affiancato al piano triennale, saranno recuperate altre risorse: “Stiamo valutando una manovra con l’aumento dell’Irpef regionale e dell’Irap, senza però gravare sulle famiglie più disagiate (si parla di redditi sopra i 28mila euro, nda) – ha spiegato Paci – che potrebbe valere tra Irpef (+100 milioni), Irap (+47 milioni) e risparmi in bilancio (+75 milioni), altri 222 milioni di euro”.
“Vogliamo una sanità migliore e vogliamo combattere assurdi sprechi che si sono moltiplicati e che sono il peggior nemico della qualità – ha sottolineato Pigliaru – Capace di dare servizi di qualità adeguati, ma la situazione è resa particolarmente difficile dal fatto che negli anni scorsi si è intervenuto pochissimo per ridurre gli sprechi”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Maurizio De Tomasi
Antonio Caro
i buchi li fate Voi…..con i vostri stipendi….vitalizi…e altro…..a noi redditi mediobassi …oltre a pensare ai nostri figli tutti disoccupati…..bisogna sempre stringere la cinghia con le vostre smisurate Tasse….come se’ solo a Noi…tocca salvare l’Italia….dallo sfacelo…che Voi politici tutti l’avete messa…ciao
Rosalba Serra
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Gio Vanna
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