La Giunta regionale procede a vele spiegate verso la Asl unica regionale: “E’ un’operazione coraggiosa, basata sull’analisi dell’esistente e sull’idea che la sanità sarda non può continuare ad andare avanti come ha fatto in questi anni”, ha spiegato il presidente Pigliaru, illustrando il disegno di legge che istituisce l’Asur, l’Azienda sanitaria unica regionale, approvato oggi dall’Esecutivo. “Abbiamo una struttura organizzativa inadeguata – ha proseguito – con costi insostenibili e sempre crescenti. Occorre agire come un unico sistema fortemente integrato, con una regia unica e forte. Siamo tutti concordi sul fatto che la sanità ha bisogno di allocare bene le proprie risorse, eliminando gli sprechi e puntando sulla qualità dell’assistenza”.
Per l’assessore della Sanità, Luigi Arru, “l’attuale modello, con undici realtà, undici bilanci, undici sistemi di controllo di gestione diversi, ha portato a disomogeneità di procedure e spesso di assistenza. Abbiamo ottime potenzialità e validi professionisti, dobbiamo imparare a lavorare insieme e questo richiede un modello diverso dall’attuale, un modello aggregato e semplificato”.
Secondo i programmi della Giunta, l’Asur dovrebbe partire il 1° luglio, con la conseguente soppressione di tutte le aziende sanitaria locali, mentre restano in vita l’Azienda ospedaliera Brotzu, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari e quella di Sassari, inoltre la novità, l’Areus, Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna. L’Azienda unica ha compiti di programmazione aziendale e gestione dell’erogazione dei servizi sanitari e socio sanitari; omogeneizzazione e armonizzazione dei processi gestionali nel territorio regionale; accentramento dei processi di aggregazione della domanda di beni e servizi e di approvvigionamento; gestione accentrata delle procedure concorsuali e selettive, del trattamento economico del personale, dei magazzini e della relativa logistica, delle reti informatiche e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, delle tecnologie sanitarie e della valutazione del loro dell’impatto; gestione accentrata delle procedure di gara per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili costituenti patrimonio delle aziende sanitarie; definizione degli accordi con le strutture pubbliche ed equiparate e stipula dei contratti con quelle private e con i professionisti accreditati. Entro il 30 giugno sarà nominato il direttore generale, attingendo dall’elenco degli idonei e 18 mesi dopo la nomina la Giunta verificherà i risultati aziendali ed il raggiungimento degli obiettivi.
Con l’Asur verranno istituite le Aree socio-sanitarie locali, articolazioni organizzative dell’Azienda unica, da individuare nell’atto aziendale in coerenza con il Piano di riordino territoriale della Regione. Le Aree avranno autonomia gestionale secondo gli indirizzi strategici aziendali e sulla base degli obiettivi e delle risorse ad esse attribuiti, svolgono funzioni di coordinamento delle reti assistenziali e di governo unitario delle attività territoriali, ospedaliere e di integrazione socio sanitaria nel territorio di riferimento. Infine, i Distretti sociosanitari che costituiscono l’articolazione territoriale dell’Area socio-sanitaria locale e centri dell’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. (red)
(admaioramedia.it)
5 Comments
Maria Bonaria Usalla
INFATTI si vede quello che già avete fatto.migliorerà sicuramente.
Filippo Simonetti
Pitticcu su casinu chi n’di bessiri
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