Il caso di Ussassai, un piccolo centro in Ogliastra, rimasto senza medico, potrebbe non restare isolato. Sono molti altri i paesi sardi che rischiano di restare sprovvisti di assistenza sanitaria di base.
“Nei prossimi anni si preannuncia una elevata quantità di pensionamenti all’interno del comparto sanitario isolano – ha spiegato Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia – ma senza che i giovani medici siano pronti ad essere inseriti negli ambulatori. Stesso discorso si presenterà per le strutture ospedalier. Ci sarà difficoltà a coprire i vuoti lasciati dagli specialisti ormai in età avanzata”.
“Perciò, c’è necessità di prolungare le graduatorie, attraverso una legge in discussione la prossima settimana – ha aggiunto – Però, non basta. La Sardegna si vedrà costretta a lasciare molti paesi senza un’assistenza a causa dell’indisponibilità di trasferirsi in molti centri dell’interno. Per non parlare dei presidi ospedalieri, con la strategia della Regione che mira ad una cura dimagrante dei piccoli nosocomi sempre più impoveriti dei servizi essenziali. E’ auspicabile una programmazione degli accessi alla formazione adeguata rispetto ai bisogni dei cittadini, con il possibile incremento anche dei posti disponibili per le università sarde di Medicina e chirurgia. Sono in palio appena 387 nomination per l’accesso agli atenei di Cagliari e Sassari per fronteggiare l’emergenza occorrerebbe allargare la platea degli aspiranti medici di almeno il 50%”. (red)
(admaioramedia.it)