SANITA’, Orrù (Psdaz): “Regione chieda al Ministro il ritiro del ‘decreto taglia-esami’, fatto sulle spalle dei più deboli”

11 Febbraio 2016

I medici di famiglia stanno predispondendo la protesta contro il decreto sull’appropriatezza prescrittiva del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che limita la prescrivibilità di importanti esami diagnostici (risonanze, Tac, esami clinici ecc.): tre manifestazioni interregionali per sensibilizzare l’opinione pubblica (la prima a Napoli, sabato 20 febbraio, coi professionisti delle regioni del sud Italia), che culmineranno in due giornate di sciopero (17 e 18 marzo). Intanto, domani ci sarà l'incontro dei Sindacati di categoria al Ministero, insieme alle Regioni, per individuare soluzioni condivise.

Al fianco dei medici si è schierato il vice presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale: "Pieno e convinto sostegno alla protesta dei medici sardi contro il provvedimento del Governo entrato in vigore nei giorni scorsi, che nei fatti li penalizza in maniera diretta andando a tagliare più di 200 prestazioni ambulatoriali trasformandole in prestazioni a pagamento – ha spiegato Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz – Una norma che peraltro crea un aggravio di costi notevoli ai cittadini. Chiedo all’assessore all’assessore della Sanità Arru di far sentire a gran voce le ragioni dei medici sardi e manifestare la netta contrarietà della Regione verso un provvedimento sgangherato che fa acqua da tutte le parti che peraltro, come dimostrato da altre regioni, in primis il Veneto, non produrrebbe nemmeno i risparmi annunciati dal ministro Lorenzin. La Regione, che fino ad ora ha deciso di applicare il decreto, deve rivedere la sua posizione e nell’incontro che vedrà coinvolti Ministero, sindacati dei medici e Regioni, dovrebbe chiedere formalmente, cosi come hanno fatto altre regioni, il ritiro del decreto al fine di tutelare i medici e i cittadini, sempre maggiormente colpiti da continui tagli perpetrati dal governo sulle spalle delle famiglie e delle fasce più deboli". (red)

(admaioramedia.it)