Con l’approvazione del Piano di incorporazione, redatto dal Commissario dell’Azienda, è partito da qualche giorno il percorso per l’accorpamento degli ospedali Microcitemico ed Oncologico Businco al Brotzu di Cagliari. Un Piano per delineare il riassetto complessivo della rete ospedaliera e porre in essere le azioni necessarie per la successione delle aziende ospedaliere nella titolarità dei rapporti giuridici esistenti, per individuare le strutture organizzative che dovranno transitare e per definire l’elenco del personale.
Ma qualcosa potrebbe essere sfuggito. Almeno così sospettano i consiglieri regionali Ignazio Locci (Forza Italia) e Paolo Truzzu (Fratelli d'Italia), che ieri hanno partecipato all’incontro, all'ospedale Brotzu, della Commissione consiliare Sanità con dirigenti, medici, infermieri e sindacalisti sul passaggio dele strutture sanitarie che dovrà terminare entro il prossimo 31 dicembre. Infatti, il passaggio da una struttura ad un’altra del personale medico potrebbe averli scoperti dalla tutela assicurativa: “Tra i tanti nodi da sciogliere relativi alle procedure che hanno portato all'accorpamento, c'è anche il rebus delle tutele assicurative – hanno sottolineato Locci e Truzzu – Occorre capire se le coperture mediche attive presso il Brotzu valgono anche per il personale del Microcitemico e del Businco; se invece è prevista una nuova forma di copertura per quanti sono rientrati nell'orbita del Brotzu oppure, altra eventualità, se per medici e infermieri di Microcitemico e Businco restano valide le assicurazioni già in essere al momento dell'accorpamento”.
La denuncia dei due consiglieri evidenzia la “situazione di assoluta incertezza, gravissima, risultato di un procedimento di unificazione che, sebbene abbia senso se lo scopo è quello di migliorare il sistema sanitario, è stato concepito e portato avanti nel peggior modo possibile”.
“Sarebbe indicato sospendere gli atti amministrativi relativi all'accorpamento al fine di evitare episodi scomodi e pericolosi – è il suggerimento di Locci e Truzzu, che invitano l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, a dare un’immediata risposta – Inutile precisare che nella malaugurata ipotesi in cui dovesse accadere qualcosa di spiacevole, personale medico, pazienti e famigliari si ritroverebbero sprovvisti di assicurazione”. (red)
(admaioramedia.it)
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