La sanità isolana non è passata indenne sotto la lente d’ingrandimento della sezione regionale di controllo della Corte dei conti (presidente Francesco Petronio; relatori consigliere Maria Paola Marcia e Lucia d’Ambrosio), non superando l’esame: perdite di esercizio, incremento dei costi di produzione, crescita della spesa farmaceutica, riduzione del patrimonio delle aziende sanitarie, indebitamento verso i fornitori. La Corte, pur ricordando che il sistema “è attualmente interessato da un impegnativo processo di riforma, con la soppressione dell’Agenzia regionale della sanità, l’istituzione dell’Azienda regionale di emergenza e urgenza della Sardegna, delle case della salute e degli ospedali di comunità, l’incorporazione nell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari del presidio ospedaliero SS. Annunziata (precedentemente facente capo alla Asl 1 di Sassari) e l’incorporazione nell’Azienda Ospedaliera Brotzu dei presidi ospedalieri Microcitemico e oncologico Businco (precedentemente facenti capo alla Asl 8 di Cagliari), che è attualmente all’esame del Consiglio regionale il Disegno di legge concernente l’istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale”, ha evidenziato che proprio per i profondi cambiamenti previsti nell’assetto organizzativo del Sistema sanitario regionale sia “particolarmente importante che si disponga di una puntuale ricognizione delle dinamiche organizzative, finanziarie e patrimoniali, il più possibile aggiornata sia con riguardo al sistema nel suo complesso, sia con riguardo a ciascun soggetto del sistema“.
Nella relazione “La spesa degli Enti del Ssr della Sardegna 2013-2014-2015”, che sviluppa analiticamente gli andamenti finanziari generali, emerge che le assegnazioni 2013-14, comprensive del ripiano delle perdite, hanno avuto un “leggero trend d’incremento” (0,3%); i risultati d’esercizio “un significativo trend d’incremento delle perdite dal 2013 al 2014” (da -3,212 euro a -213,8 milioni di euro)”; i costi della produzione 2014 “un generalizzato incremento rispetto a quelli del 2013” (+2,4%); i costi per la spesa farmaceutica complessiva “un significativo incremento dal 2013 al 2014” (+3,1%) ed il superamento di tutti i tetti di contenimento delle varie componenti di spesa farmaceutica fissati dal legislatore nazionale; i costi del personale di ruolo “un leggero incremento” ed una riduzione complessiva dei costi per consulenze, collaborazioni e rapporti interinali. Mentre, nel controllo sui bilanci di esercizio delle singole aziende sono emerse situazioni più o meno generalizzate di reiterate perdite di esercizio; incremento dei costi della produzione; incremento dei costi per il personale di ruolo e con contratti di consulenza, a termine, interinali, con correlato mancato rispetto dei limiti di contenimento fissati dal legislatore regionale; incremento dei costi complessivi per la spesa farmaceutica; riduzione del patrimonio netto delle Aziende; elevata incidenza di debiti verso i fornitori. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
webnauta59
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Gigi Loi
Meno male ????????
andreaaru78
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Sara Saretta
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