Talmente numerose e pesanti le polemiche sull’elisoccorso, che la Giunta Pigliaru, dopo appena due mesi, ha deciso di presentare, durante una conferenza stampa, un bilancio del servizio: 292 gli interventi (147 a luglio e 145 ad agosto).
Nel 76% dei casi si è trattato di interventi primari (soccorso e trasporto del paziente), il restante 24% secondari (trasporto da ospedale a ospedale). Per l’87% degli interventi, gli elicotteri hanno soccorso pazienti in codice rosso, per lo più politraumatizzati o con problemi neurologici. La base maggiormente attivata è stata quella di Olbia (che dal 1° agosto è attiva h24) con il 51,7% dei casi, quindi quella di Cagliari per il 40,8%, poi quella di Alghero Fertilia (partita dal 15 agosto) con il 7,5%. I mezzi hanno raggiunto la quasi totalità dei comuni della Sardegna, effettuando tre trasporti anche fuori dall’Isola, ad Alessandria, Torino e Milano.
“È un servizio che la Sardegna aspettava da moltissimo tempo: oggi abbiamo un servizio essenziale che prima non c’era, funziona tutti i giorni e funziona bene – ha detto il presidente Pigliaru – Contiamo già quasi 300 interventi, molte vite salvate, tempi rapidissimi per portare persone con patologie urgenti esattamente nei luoghi dove ricevere il miglior trattamento possibile. Sono un passo avanti enorme e continuiamo a lavorare per migliorare ancora. Parliamo di un tassello molto importante nella riforma sanitaria che abbiamo attuato e stiamo portando avanti, una riforma tanto complessa quanto obbligata di cui la rete ospedaliera è un punto qualificante: l’elisoccorso, garantendo le connessioni con la massima velocità di spostamento, è determinante per far funzionare il sistema.”
Per l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, “questi dati, ufficiali e certificati, contano più di mille polemiche pre-elettorali. Dimostrano il grande lavoro fatto dai vertici dell’Areus, con l’Ats e la direzione generale dell’assessorato della Sanità e quello che fanno quotidianamente gli operatori dell’elisoccorso con quelli del Soccorso Alpino della Sardegna. E’ importante capire che il sistema dell’emergenza urgenza non è solo l’elisoccorso, ma include il soccorso a terra, con le autoambulanze: a breve ne avremo 40 nuove e moderne”.
Infine, il direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti, che ha ricordato come, in pochi mesi, “è stata messa in piedi una struttura che prima non esisteva, è stata fatta una gara che ha superato lo scoglio di vari ricorsi, sono state aperte e attivate tre basi con altrettanti mezzi. Ancora qualcosa va messo a posto, ma i numeri dimostrano che il servizio funziona, che salva vite umane e questo vale più di qualsiasi strumentale polemica”. (red)
(admaioramedia.it)