La protesta contro la riforma della rete ospedaliera studiata della Giunta Pigliaru non si ferma ed anche in Ogliastra cittadini, sindacati e sindaci chiedono una revisione del piano che tenga conto della specificità del territorio (isolamento, carenza di infrastrutture, trasporti precari) ed in particolare il riconoscimento del Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo livello ed il potenziamento delle strutture già esistenti.
“Questa riforma sanitaria ha una sola parola d’ordine: tagliare – ha commentato Mauro Deledda, responsabile di Forza Nuova per la Provincia di Nuoro – In linea con le politiche di Renzi, la Giunta regionale si avvia a chiudere una serie di reparti, molti dei quali imprescindibili, in quanto situati in comuni montani ed isolati. Dopo la chiusura del punto nascite dell’ospedale di Sorgono, ora si vuole colpire Lanusei, altro centro montano: è di tutta evidenza la volontà di penalizzare l’entroterra”.
“Una pessima riforma che ha avuto le critiche anche da autorevoli esponenti della sinistra – ha aggiunto – Non tener conto che l’Ogliastra ed il Nuorese sono zone praticamente prive di ferrovie e strade a scorrimento veloce denota l’insipienza della Giunta regionale, nonché una scarsa conoscenza della geografia e della morfologia del territorio sardo. Il fatto che l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, sia nuorese, fa assumere alla vicenda contorni grotteschi.” (red)
(admaioramedia.it)