Lo scorso 4 dicembre è stato pubblicato un bando per ben 55 primari, in sette diverse specialità: “Un atto che grida vendetta – ha commentato il consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa – In attesa di essere cacciati dagli elettori nelle prossime elezioni, Arru, Moirano e soci preparano l’ennesimo boccone avvelenato per la sanità sarda”.
“Il contenuto del bando è un grande pasticcio – ha spiegato – Costringe dirigenti medici che hanno già un contratto aziendale da primari a passare nuovamente sotto le forche caudine di una incomprensibile procedura di selezione, al termine della quale ci sarà l’assoluta discrezionalità del dominus (Moirano) nel rinnovo dell’incarico e nell’assegnazione della sede, in un ospedale a sua scelta del territorio regionale”.
“Oltre all’umiliazione dei medici che si troveranno ad essere riesaminati senza motivo, dopo aver già vinto un regolare concorso, potremmo trovarci anche nella surreale situazione che un primario sassarese sia trasferito a Cagliari e viceversa, qualora il capo assoluto della sanità sarda (Moirano) ne ravvisasse l’insindacabile opportunità”, ha aggiunto Cossa, che ha presentato un’interrogazione rivolta all’Assessore della Sanità, per chiedere l’immediata verifica della legittimità del bando.
“Si rafforza il sospetto che alla fine tutta questa vicenda possa tradursi nel premiare gli amici e punire i nemici. Un bando dunque assolutamente inopportuno nei modi e nella tempistica, che va immediatamente revocato”. (red)
(admaioramedia.it)