La Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito ha presentato una proposta di legge firmata dal presidente Gian Piero Scanu (Pd) che prevede di affidare all’Inail la valutazione dei rischi a cui sono sottoposti i militari e la tutela previdenziale conto gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali delle Forze armate: ”Più di duemila militari hanno fatto domanda di risarcimento per patologie correlate a uranio impoverito, amianto e radon ed un terzo ha ricevuto risposta positiva – ha spiegato Scanu – Gli altri sono in attesa di un verdetto o si sono visti negare il risarcimento. Proponiamo di superare l’anacronistica separatezza della giurisdizione della Difesa, portando anche le Forze armate nell’ambito della gestione dell’Inail, organo competente, terzo e autonomo. Le malattie sulle quali intendiamo intervenire non sono solo quelle correlate all’uranio impoverito, verso il quale è stata alzata una vera cortina fumogena, ma anche dagli agenti patogeni. La proposta di legge cerca di riparare ai danni del passato, non solo nei teatri in cui si svolgono le missioni internazionali, negli arsenali e nei poligoni, ma anche nei pressi.”
E’ intervenuto anche Roberto Capelli, deputato del Centro democratico: “Solo grazie alla caparbietà e alla testardaggine del presidente Scanu è stato possibile raggiungere un risultato molto importante e per nulla scontato. Spesso quando si parla di missioni all’estero e di impegno del nostro esercito ci si riempie la bocca di grandi proclami. A questi proclami purtroppo non sempre corrisponde una cura che lo Stato dedica alle forze militari. Queste persone meritano di più. Danno molto all’Italia e lo Stato, per la sua parte, deve dare di più. Speriamo che tutti i Gruppi possano sottoscrivere questa proposta di legge a cui il Paese non può più rinunciare e che il Parlamento provveda presto ad approvarla”.
Roberto Melis
(admaioramedia)
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Omar Serrao
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