Altro rinnovo per gli undici commissari delle Aziende sanitarie, nominati lo scorso dicembre e poi rinnovati ad aprile per altri 3 mesi. Questa volta, però, il rinnovo è dovuto passare al vaglio del voto dell’Aula consiliare che ha approvato, con 28 voti favorevoli e 15 contrari, la loro durata in carica fino al 31 dicembre 2015.
"Abbiamo concesso alla maggioranza la scorciatoia della proroga rinunciando alla facile possibilità di far fare al centrosinistra l'ennesima figuraccia di questa disastrosa legislatura – ha commentato il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa – L'abbiamo fatto solo per senso di responsabilità per evitare che le aziende sanitarie restassero decapitate in pieno agosto, cosa che la superficialità e l'inconsistenza politica e tecnica di questo governo regionale avrebbero sicuramente prodotto. Ci hanno promesso una riforma epocale in quattro mesi, poi in altri quattro e infine adesso ne aggiungono altri quattro ancora. Scommettiamo che a dicembre saremo al l'ennesima proroga?"
Voto contrario, invece, da parte di Forza Italia: "In diciotto mesi la Giunta dei baroni ha solo lottizzato i posti di potere con il pretesto di finte riforme, che nulla hanno prodotto se non qualche altra poltrona in più – ha sottolineato il capogruppo Pietro Pittalis – Nel frattempo i costi della Sanità aumentano e con essi le liste di attesa. Insomma si naviga a vista e senza che nessuno tengo saldo il timone. All'orizzonte si intravede solo la prossima spartizione, finalizzata solo a tenere unita una maggioranza composita ed eterogenea". “Dalla discussione è emerso un palese malcontento sull’operato dei commissari anche di parte della maggioranza – ha evidenziato Marco Tedde (FI) – Finora, abbiamo registrato il fallimento di una cattiva gestione delle Aziende sanitarie”.
“Deludenti, ma anche molto prevedibili – ha aggiunto Ignazio Locci (FI) – La Giunta Pigliaru dice sì alla terza proroga dei commissariamenti nelle Asl della Sardegna e conferma tutti i nostri timori: non c’è alcuna volontà di normalizzare il quadro e di mettere ordine al sistema di governo delle Aziende sanitarie. All’assessore della Sanità Arru, evidentemente, bastano i commissari (alcuni dei quali peraltro in difetto dei requisiti richiesti dalla legge), per portare avanti la sua folle riforma del sistema sanitario fatta di tagli lineari e cancellazione di reparti. A svantaggio delle aree periferiche. E non a caso, da nord a sud dell’Isola è un coro unanime di proteste. Perché la Sanità è allo sbando e i professori sembrano dilettarsi a darne conferma”.
“Ci saremmo aspettati – ha spiegato Locci – un deciso cambio di rotta con la nomina di direttori generali qualificati e in possesso dei requisiti sanciti dalla normativa in materia. E invece no: Arru preferisce le scorciatoie e va avanti a suon di proroghe in spregio della legge e in totale noncuranza dei Sardi. Si fregia di aver ridotto il numero di primari (ma dovrebbe spiegarci, a questo punto, perché alcune Asl bandiscono concorsi per nuovi primariati), ma fa orecchie da mercante di fronte ai cittadini che quotidianamente manifestano e protestano per ottenere una sanità migliore. Continueremo a dare battaglia a chi, ormai da un anno e mezzo si è dato una missione nefasta: distruggere il sistema sanitario della Sardegna”.
E’, invece, entrato nel dettaglio delle competenze dei commissari, Giorgio Oppi di Area popolare: “Nei giorni scorsi ho provveduto a inoltrare al Direttore generale dell’Assessorato Sanità una richiesta di accesso agli atti per verificare le competenze curricolari di tutti i commissari delle Asl sarde, nonché dei direttori amministrativi e sanitari nominati dagli stessi. Molti di essi, mi risulta, si trovino in una condizione di palese illegittimità motivata dalla mancanza dei requisiti di legge che giustifichino la loro nomina a commissari di azienda ospedaliera. Questa Giunta è già inciampata diverse volte in poco più di un anno”. (red)
(admaioramedia.it)
4 Comments
Giovanni Cubeddu
Perfettamente d’accordo sulle critiche da parte di F.I. Ma proprio Oppi, in quanto a titoli, dovrebbe stare solo zitto, dopo le persone nominate da lui durante la scorsa legislatura
Cry Mameli
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