La Corte dei conti ha passato in rassegna le dinamiche organizzative, finanziarie e patrimoniali del sistema sanitario nel suo complesso, ma anche i bilanci di esercizio di ciascuna aziende sanitaria della Sardegna ed ha praticamente bocciato i conti della sanità isolana, evidenziando perdite di esercizio, incremento dei costi di produzione, crescita della spesa farmaceutica, riduzione del patrimonio delle aziende sanitarie, indebitamento verso i fornitori.
“I dati smentiscono due anni di bugie e mistificazioni di Pigliaru e dei suoi esimi colleghi – ha commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia – Quando ha deciso l’aumento delle tasse, per ora solo sospeso, a carico dei sardi è perché non solo Pigliaru non ha risparmiato un solo euro e ha speso di più ma anche perché, confidando in quelle che lui definiva serie interlocuzioni con il Governo Renzi, non aveva neppure stanziato in bilancio il necessario per finanziare la spesa. Così voleva mettere le mani nelle tasche dei cittadini per coprire il risultato dell’immobilismo politico e di un errore di valutazione da dilettanti allo sbaraglio”.
Poi, passa all’attacco della riforma che prevede la Asl unica (anche se in verità ne rimangono in vita cinque): “E’ solo la foglia di fico di un presidente della Regione che copre con etichette fasulle provvedimenti che hanno ben altro contenuto – ha aggiunto l’esponente azzurro – C’è una grande differenza tra una Giunta che investe per la chirurgia robotica al Brotzu, giusto per fare un esempio, ed un’altra che invece non ha fatto nulla, se non vuoti proclami o accorpamenti pasticciati che stanno solo portando il caos e mortificando perfino i casi di buona sanità. Pensino alla salute dei sardi e non solo a quella di una maggioranza composita ed eterogenea”.
Anche per il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, la relazione del Tribunale contabile confermano che “la spesa sanitaria è totalmente fuori controllo e la gestione portata avanti dai commissari Asl nominati dalla Giunta di centrosinistra è una delle cause che stanno facendo lievitare i costi del sistema”.
“Il dato più sconfortante è quello che riguarda le spese per il personale – ha aggiunto Dedoni – Nonostante i commissari debbano, per mandato, limitarsi all’ordinaria amministrazione e a dispetto del blocco delle assunzioni imposto dall’esecutivo per cercare di arginare il lievitare del disavanzo, il costo del personale delle Asl è risultato in costante crescita anche nel 2015. I paletti imposti dalla Giunta vengono aggirati in ogni modo possibile, tra deroghe e ricorso alle agenzie interinali, come molte volte abbiamo denunciato dai banchi dell’opposizione. I commissari procedono inarrestabili, come se avessero una missione da portare a termine a qualsiasi costo prima della scadenza del loro mandato: completare la conquista della sanità da parte del sistema di potere del centrosinistra, in nome e per conto dei partiti di cui sono espressione più o meno diretta”. (red)
(admaioramedia.it)
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ugocappellacci
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Susanna Di Franco
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