Dopo un lungo periodo di ‘riflessione’, la maggioranza di centrosinistra (in particolare il Pd) ha trovato la quadra e la Giunta regionale ha nominato il direttore dell’Areus (Azienda regionale per l’emergenza urgenza): sarà Giorgio Lenzotti, 64enne di origini ogliastrine, ma ultimamente impegnato nella sanità emiliana, nome fortemente voluto dall’assessore Arru.
Nomina non gradita all’opposizione: “Dietro la foglia di fico della finta riforma sanitaria c’è la miserabile lotta per lottizzare ogni centro di potere da parte di un Partito democratico che tenta di avvinghiarsi ad ogni poltrona che rappresenti un centro di potere”, aveva commentato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia. “L’unica emergenza e urgenza che preoccupa questi signori è l’emorragia di consensi di un partito e di una coalizione che ha mal governato, che non ha una linea condivisa e che si regge solo su logiche spartitorie stile Prima Repubblica. Pigliaru aveva promesso una sanità libera da condizionamenti della politica ed è lui il primo, insieme al suo Assessore, a mostrare il volto ipocrita di una politica che vuole tenere ben salde le mani dentro la macchina sanitaria”.
Dai banchi degli azzurri in Consiglio regionale era intervenuto anche Edoardo Tocco, vicepresidente della Commissione consiliare Sanità: “Non comprendiamo la scelta della Giunta di recuperare manager fuori dalla Sardegna per la guida dei settori strategici della sanità isolana. Non si discute la professionalità del nuovo direttore, ma registriamo che la Giunta sembra disconoscere le competenze e le capacità di tanti esperti del settore sanitario nell’Isola. Un metodo davvero discutibile e censurabili, considerato che ci si attendeva da tempo la nomina di un profondo conoscitore del territorio sardo, indispensabile per guidare la nuova realtà”
Ora, però, Cappellacci mette addirittura in dubbio che la nomina del direttore Areus possa essere nulla per mancanza dei titoli necessari, indicati dalla stessa Giunta nel bando: “A suscitare forti perplessità sono proprio le dichiarazioni alla stampa dell’assessore Arru, che vagheggia una fumosa distinzione tra una figura ‘manageriale’ ed una ‘professionale’. In che cosa consiste questa ‘managerialità’ che avrebbe prevalso sulla professionalità e in base a quali parametri è stata valutata? C’era forse una figura che, in base ai criteri individuati, era più adatta al ruolo ed è stata scartata con un criterio tanto vago da prestarsi a interpretazioni ‘politiche’ tanto spinte da arrivare all’arbitrio e addirittura ad uscire fuori dalla strada indicata dal bando?”
Secondo il Coordinatore regionale di Forza Italia, nel curriculum di Lenzotti non ci sarebbero titoli espressamente indicati, come per esempio “l’esperienza nella gestione delle maxiemergenze” oppure nelle “situazioni di allerta, eventi calamitosi o catastrofici”: “C’è un problema di termini, anche per quanto attiene alla esperienza da direttore sanitario a Sassuolo, perché avvenuta in epoca antecedente a quella prevista. Dal punto di vista politico, il quadro conferma che la nomina è frutto di una zuffa politica tra opposte correnti del Pd, con la corresponsabilità delle altre forze di maggioranza che hanno sempre richiesto la nomina di professionisti dell’isola purché in possesso dei requisiti e che invece hanno assistito alla rissa senza battere ciglio. Ma questa procedura potrebbe avere anche un risvolto dal punto di vista della legittimità. L’Esecutivo verifichi la sussistenza dei requisiti e, nel caso fossero confermati i dubbi, revochi subito l’atto in autotutela”. (red)
(admaioramedia.it)