Nonostante l’approvazione in Consiglio regionale, nei giorni scorsi, della riforma sanitaria che istituisce l’Asl unica regionale e l’Areus, azienda unica che gestirà 118, guardie mediche e pronto soccorso, non si arrestano le proteste che arrivano dai territori per le precarie condizioni dell’assistenza: “La situazione nella Barbagia-Mandrolisai è drammatica – ha denunciato il vicesindaco di Belvi, Maurizio Cadau– Da dicembre denuncio il progressivo smantellamento dell’ospedale del San Camillo di Sorgono e la preoccupante situazione del 118, ormai al collasso con la disponibilità di due soli medici per coprire i turni settimanali”.
“Dopo le promesse dell’arrivo di medici dalla penisola siamo arrivati all’estate e la situazione è ancora più tragica – ha aggiunto l’esponente barbaracino di Fratelli d’Italia – Medici che arrivavano da Alghero e Nuoro in ferie e alcuni in malattia. La Barbagia ormai è un territorio dimenticato dalle istituzioni e neanche la salute di un intero territorio viene tutelata. Chiedo alle forze politiche che hanno festeggiato la creazione dell’Areus a Nuoro se non sia il caso, finalmente, di capire che superare le emergenze quotidiane di questo territorio non può essere vincere la sfida con Cagliari o Sassari per un ufficio amministrativo, ma avere gli stessi servizi vitali di tutti i cittadini visto che paghiamo le tasse come tutti”.
A dar manforte alla protesta dell’amministratore locale, anche il consigliere regionale di FdI, Paolo Truzzu: “Il servizio di emergenza-urgenza nel centro Sardegna è al collasso: a Sorgono non si riesce neanche a garantire un’ambulanza medicalizzata perché i medici del 118 sono solo due, mentre ad Ales e Bosa la situazione non è migliore. A furia di pensare dove dislocare nuove strutture in base a logiche clientelari e sperperando i soldi dei cittadini, ci si dimentica delle reali e quotidiane esigenze della popolazione e si negano alle stesse aree, a cui si finge di dedicare maggiore attenzione, quei servizi e quelle coperture fondamentali”.
“L’assessore Arru deve far sì che nuovo personale medico integri quello presente nei centri interni dell’Isola, che già soffrono per una condizione infrastrutturale svantaggiata, in modo da garantire i servizi necessari ai cittadini, in particolare, in questo periodo estivo in cui aumentano le presenze di turisti e di coloro che rientrano nei propri paesi per le ferie”, ha concluso Truzzu. (red)
(admaiormaedia.it)
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deidda
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truzzu
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Sara Saretta
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GigiLittarru
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truzzu
Il 118 in Sardegna è al collasso perché decidere la sede della nuova azienda dell’emergenza urgenza è più… https://t.co/cA2MTceWLL
Ardito80054160
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manuerto
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