“Per la prima volta Sassari ha il riconoscimento di centro di II livello, esattamente come Cagliari: non si può pensare che le due realtà facciano le stesse prestazioni, considerato che i bacini demografici che coprono sono differenti: 500mila abitanti per Cagliari, 350mila per Sassari”. Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, a Sassari durante la Conferenza dei Sindaci.
“Per quanto riguarda la radioterapia – ha aggiunto Arru – nessuno ha mai parlato di toglierla a Sassari, lavorerà in rete con il Businco di Cagliari. Quest’ultimo è ormai consolidato come centro regionale di riferimento anche per l’oncoematologia, essendo quello più vicino ai parametri nazionali sui bacini”. Sulla breast unit, l’Assessore ha rassicurato: “Ci sarà anche a Sassari in capo all’Azienda ospedaliero universitaria e si sta lavorando sull’integrazione dei percorsi di cura, dalla diagnosi alla riabilitazione”.
Le parole dell’assessore Arru non hanno convinto il consigliere regionale sassarese Marcello Orrù, che questa mattina ha firmato la petizione online, lanciata da cittadini sassaresi, a sostegno del reparto di chirurgia pediatrica di Sassari: “Il piano di riordino ospedaliero continua a penalizzare la sanità sassarese e taglia un'eccellenza della sanità locale per destinarlo al Mater Olbia – ha detto Orrù – Il reparto di chirurgia pediatrica costituisce uno di quei servizi fondamentali per le famiglie e i cittadini: per Sassari e per il territorio circostante perdere oggi un presidio cosi importante, rappresenta un problema serissimo che va risolto immediatamente. Non si può pretendere di riorganizzare il sistema sanitario sulla pelle dei cittadini e tagliando quei servizi che sono più vicini alle famiglie e agli utenti: tali scelte spesso di basano solo sulla logica dei freddi numeri e non guardano alla realtà concreta di servizi spesso indispensabili”.
Contrarietà anche da parte di Edoardo Tocco, consigliere regionale di Forza Italia: “Questa riforma rischia di produrre solo sforbiciate nei territori dell’Ogliastra e del Sulcis, ma anche il ridimensionamento della sanità nel distretto di Sassari. Gli accorpamenti rischiano di portare allo smantellamento di presidi d’eccellenza. Si pensi, ad esempio, agli ospedali del Sulcis Iglesiente. O, ancora, al Santissima Annunziata di Sassari e al complesso Antonio Segni di Ozieri. Poli di eccellenza che andrebbero potenziati. Andrebbero salvaguardate le strutture dei piccoli centri. Si guardi anche al San Marcellino di Muravera, che accoglie gli utenti del Sarrabus Gerrei e, nel periodo estivo, i flussi turistici della costa. Impensabile tagliare servizi indispensabili per i cittadini. Occorre semmai razionalizzare le spese e scongiurare sforbiciate illogiche ed insensate”. (red)
(admaioramedia.it)
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