Quattro sale operatorie nel presidio ospedaliero Cto di Iglesias inaugurate ‘in pompa magna’ oltre un anno fa, ma ancora chiuse, coi medici condannati a far fronte al gran numero di interventi con l’utilizzo di una vecchia sala operatoria.
La denuncia è del capogruppo in Consiglio regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu, che ha effettuato un sopralluogo nella struttura sanitaria di via Cattaneo: “E’ necessario fare chiarezza sulle ragioni della mancata apertura del nuovo blocco operatorio del Cto. All’interno dell’ospedale c’è una sola postazione attiva per gli interventi, con impianti ormai vecchi e inadeguati alle nuove esigenze. Una situazione che sta producendo l’allungamento delle liste d’attesa”.
Un’ennesima disfunzione della sanità nel Sulcis Iglesiente, con conseguenti disagi per i pazienti, costretti ad emigrare in altre strutture dell’Isola o, ancora peggio, a varcare il Tirreno: “Siamo di fronte ad un quadro preoccupante per Iglesias ed il suo territorio, dove i medici non sono messi nelle condizioni di lavorare e i pazienti si trovano obbligati a rivolgersi altrove per le cure. Si tenga conto che deve essere ancora indetto il bando di gara per gli arredi. Dunque, l’apertura del nuovo impianto subirà un ennesimo rinvio. Ancora un segnale di allarme sugli effetti della riforma sanitaria che si sta rivelando un fallimento”.
Il presidio ospedaliero di Iglesias è privo della terapia intensiva, “nonostante – ha evidenziato Rubiu – il piano di riordino prevedesse il trasferimento del reparto di animazione dal Santa Barbara al Cto. Nessun passo avanti è stato fatto, con gravi conseguenze sul servizio e sui tempi di cura”. (red)
(admaioramedia.it)