Interventi sulla fase della prescrizione e della prenotazione, pulizia e trasparenza delle agende, diversificazione tra prima visita e visite successive: questi le aree di azione individuate dall’Assessorato regionale della Sanità e dall’Azienda per la tutela della Salute (Ats) per abbattere le liste d’attesa.
“Abbiamo analizzato le criticità riscontrate nel sistema, a partire dal momento della prescrizione – ha detto l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru – Oggi il 95% delle impegnative non ha alcuna indicazione di priorità e la prenotazione avviene in base alla situazione del momento i cui avviene la chiamata. Altro problema è legato alla mancata differenziazione tra prima visita e visita di controllo, che deve essere gestita con percorsi differenti. Ci sono tempi di attesa lunghi per prestazioni per i quali facciamo gli screening, come la mammografia, che viene comunque eseguita entro tre giorni in caso ci sia il sospetto di un tumore”.
Per il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, sono azioni che possono avere immediata attuazione: “Dobbiamo coinvolgere operatori e cittadini per cambiare il sistema, come abbiamo fatto nella Assl di Cagliari per la prescrizione dei farmaci, ottenendo importanti risultati con un meccanismo formativo e informativo. Abbiamo già potenziato il Cup (Centro unico di prenotazione), con nuove unità lavorative e a breve si amplierà anche l’orario di prenotazione. Il problema è articolato, riguarda tutte le regioni d’Italia, ma possiamo riuscire ad abbattere le liste d’attesa mettendo ordine nelle agende, eliminando quasi del tutto le cartacee, rendendole trasparenti”.
Tra le principali azioni, si prevede l’introduzione e la corretta utilizzazione da parte dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei prescrittori in generale, dei codici U, B, D e P (Urgente, Breve, Differita e Programmata); previste agende esclusive solo per prenotare prestazioni di 2° accesso (visite di controllo), un aumento di volume delle prestazioni più critiche sino al raggiungimento di tempi di prenotazione vicini allo standard. I macchinari di diagnostica pesante (Tac e Risonanza magnetica) dovranno funzionare 16 ore almeno sei giorni su sette, verrà concordata una maggiore quota di orario di lavoro dedicato a prestazioni ambulatoriali per dipendenti e piena saturazione delle agende per i convenzionati. Le visite per i pazienti cronici (affetti da diabete di tipo 1 e 2, da scompenso cardiaco, da broncopneumopatia cronica ostruttiva e da malattia oncologica) gradualmente non passeranno più dal Cup. (red)
(admaioramedia.it)