Non clienti, ma graditi ospiti. Non solo stanze da affittare, ma vere e proprie immersioni nella cultura e nelle caratteristiche di San Vito, del Sarrabus e di tutto il Sud Sardegna. Un modello vincente tanto che l’assessore regionale al turismo Barbara Argiolas ha richiesto un incontro con i gestori dei bed and breakfast di San Vito, tutti componenti dell’associazione Antichi Portali.
Racconta Giulia Vettese del b&b La casa di Nonna Peppina: «La casa di Nonna Peppina è nata 5 anni fa, era la casa dei miei bisnonni. Io sono nata e cresciuta a Cagliari, ho studiato architettura a Torino, ho viaggiato in diversi Paesi del mondo. Poi ho deciso di investire qui, inizialmente l’avevo preso per ripiego estivo, alla fine è diventata una scelta di vita. Certo non ci si può improvvisare, bisogna avere una predisposizione ad avere contatti col pubblico, parlare le lingue, approcciarsi in modo professionale all’attività. Abbiamo deciso di unirci e fare rete con gli altri b&b, ma non solo, così è nata l’associazione Antichi Portali, creata da mia madre, Anna Cotza, e da Alessandro Cuccu, del B&B Martina».
Giulia gestisce il b&b con il marito della Costa Rica, Rorick, che racconta: «Tutte le persone che conosco mi chiedono come mai dalla Costa Rica io abbia scelto la Sardegna. Non puoi scegliere dove nascere ma puoi scegliere dove vivere. E si stupiscono della mia scelta, dicendo che qui non c’è niente. Ma non è vero. Non è difficile dare valore a quello che hai e fare il possibile per migliorare».
Aggiunge Giulia: «E’ importante far capire ai giovani che non basta partire per raggiungere uno status symbol, è importante quello che fai, non dove lo fai. Noi non siamo sfigati che non hanno scelta e che sono tornati per stare a casa, noi siamo qui perché abbiamo deciso di investire qui». Dei sette bed and breakfast degli Antichi Portali di San Vito colpisce il profondo rispetto per la storia delle case, concetto di base per l’associazione.
Non c’è stato il bisogno di cementificare e dar vita a ecomostri. Gli ospiti vengono accolti nelle case storiche del paese, ristrutturate nel rispetto della propria identità, con un’attenzione maniacale a tutti i dettagli. E nel rispetto dell’ambiente circostante. Sono case risalenti addirittura al 1850.
Una netta differenza con la concezione turistica del villaggio turistico.
Conclude Giulia: «Noi vogliamo che escano il più possibile, non vogliamo che restino rinchiusi qua dentro ma che vadano fuori, che conoscano il posto e le tradizioni, che vedano come si vive qui. È l’essenza del turismo sostenibile. Vogliamo che assieme a noi lavorino i ristoranti, i bar, le guide turistiche, i noleggiatori di biciclette. Il villaggio spesso è gestito da persone che vivono e pagano le tasse fuori, qui rimane poco e niente, portano lavoro pochi mesi e quando finisce bisogna attingere agli assegni della disoccupazione: è schiavitù, non lavoro».
Addentrandosi nel centro storico di San Vito si trovano i due b&b confinanti: Casa Licheri e Sa Specula. Manuela, che gestisce Casa Licheri assieme al figlio Enrico racconta: “E’ importante promuovere tutto il territorio e fare in modo che gli ospiti rimangano. Per questo, quando uno di noi non ha una stanza, si impegna direttamente per trovarne una nelle altre dimore, dando precedenza all’ultimo b&b arrivato. Abbiamo già da mesi delle prenotazioni per la prossima sagra degli agrumi”. Le fa eco Daniela, del B&B Sa Specula: «Appena resa nota l’idea di aprire questa struttura ci hanno chiesto di entrare in Antichi Portali. C’è un bel rapporto con i colleghi e questo lo percepiscono anche i nostri ospiti». Quando si parla di destagionalizzare la stagione turistica Daniela racconta: «Abbiamo degli ospiti dall’Austria che sono venuti ad aprile, a ottobre e torneranno a gennaio. Sono una coppia e lui realizza delle guide per percorsi trekking: inserirà anche quelli di San Vito». E suggerisce: «Mi piacerebbe che si realizzassero i pranzi col pastore per conoscere a fondo l’enogastronomia ma c’è ancora la mentalità che il lavoro della pastorizia sia solo allevamento e campagna, non estendibile al turismo».
Tornando nella via principale si trova Casa Camilla, di Romina Utzeri, commerciante.
All’ingresso, con le mura in pietra, riscoperte dopo l’acquisto della casa inizialmente destinata a diventare un magazzino per il market adiacente, c’è la ricostruzione di una sala d’epoca, con arredo tipico e con appese le vecchie bollette telefoniche dato che, in passato, era l’unico locale di San Vito a disporre di un telefono pubblico.
Romina ha una visione molto chiara della nuova ondata di turismo. «Sono qui da venti anni grazie al lavoro con il negozio e posso dire che il periodo turistico durava 15 giorni ad agosto ed erano gli emigrati che tornavano in paese. Adesso è una gioia vedere passeggiare le persone che vengono da ogni parte del mondo».
Gestisce il b&b con suo marito Luca: «Tutti insieme puntiamo molto alla riscoperta del paese. Penso si possano fare dei giri appositi, per vedere gli antichi portali e gli antichi pozzi, sono caratteristiche del nostro paese. Le persone che vengono qui vogliono girare a piedi e scoprire ogni angolo. Facciamo un appello all’amministrazione: collaboriamo, lavoriamo insieme».
Tra i fautori dell’associazione Antichi Portali c’è Alessandro Cuccu che assieme a sua moglie gestisce il B&B Martina. «Il nostro obiettivo è tenere qui gli ospiti. Vengono da tutti i paesi d’Europa e non solo, sono migliaia di persone: è impensabile ragionare solo per sé. Per questo collaboriamo tra noi, c’è lavoro per tutti e per tutti i settori». E continua Martina, la moglie: «E’ un lavoro bellissimo. Piuttosto che fare la stagione per alcuni mesi consiglio a tutti di intraprendere questa attività: è diventato il mio lavoro ed è bellissimo unire le forze».
Ad aprire e chiudere il circuito degli Antichi Portali sono Casa Camboni e Monte Lora: il primo e l’ultimo nato b&b di San Vito. Monte Lora è gestito da Liliana Porcu: “Ho proposto a Martina Lacu, la proprietaria, di trasformare questa casa in un b&b e ha acconsentito, ci ha lavorato lei direttamente. Adesso io lo gestisco. Mi sono sentita subito aiutata dall’associazione Antichi Portali, ci aiutiamo l’un l’altro”.
Casa Camboni invece vede come pioniere dei b&b Cristiano Porcu: «Sono proprio felice di essere stato il primo e sono orgoglioso di fare parte di Antichi Portali. Spero che rimarremo sempre così uniti. Non vogliamo vendere le nostre camere, ma far conoscere il nostro territorio, per questo vogliamo collaborare con tutti i settori, affinché ci siano tutti i servizi possibili».
Anche dai progetti futuri emerge la volontà di fare rete su tutti i fronti: dal 15 dicembre i b&b di San Vito ospiteranno una rassegna letteraria in collaborazione con la Libreria di Cagliari.
Sara L. Canu (in collaborazione con ““Il Sarrabus News”)
(admaioramedia.it)