Il sindaco di San Vito, Marco Antonio Siddi, al momento della convalida degli eletti sarebbe stato incompatibile perchè aveva un contenzioso col Comune. L’accusa pesantissima parte dai consiglieri comunali Gianfranco Mattana e Stefano Galdi, eletti nel 2016 nella lista del sindaco e successivamente passati sui banchi dell’opposizione.
Ne da notizia il quotidiano L’Unione Sarda nell’edizione in edicola oggi. I due consiglieri comunali hanno sottolineato come la campagna elettorale sia stata incentrata proprio sulla Tarsu 2008: “Abbiamo invitato tutti a non pagarla – spiegano i due consiglieri – e a fare ricorso in quanto notificata in termini non previsti. Siddi però, per evitare di essere incandidabile, non firmò il ricorso ma lo fece firmare ad un familiare che detiene la casa al cinquanta per cento. In sindaco era comunque incandidabile. Chiediamo scusa agli elettori, il risultato delle urne è stato falsato. Siamo disposti a dimetterci se il sindaco farà un passo indietro. Il sindaco dovrà ricorrere in commissione tributaria per un danno all’erario che ammonta a circa 12mila euro. Invitiamo chi ha vinto il ricorso a presentarsi al Comune per per riscuotere i 100 euro, come ha stabilito il giudice”.
Gianfranco Mattana e Stefano Galdi hanno predisposto un dossier che verrà inviato alla Procura della Repubblica. Il sindaco Marco Antonio Siddi replica ai due consiglieri con durezza: “Chi mi accusa è in malafede – dichiara al quotidiano cagliaritano – Io non ho fatto alcun ricorso anche se ancora oggi ribadisco che la Tarsu 2008 non si sarebbe dovuta pagare e in parte la commissione tributaria mi ha dato ragione, visto che ha accolto la metà dei ricorsi. Non ho presentato ricorso a nome mio? Lo ha fatto mia moglie e lo ha perso. Inoltre, non l’ho presentato per l’immobile di mia proprietà, il mio studio di geometra per il quale ho regolarmente versato 482 euro di Tarsu”.
red
(admaioramedia.it)