Il radiotelescopio dell’Istituto nazionale di Astrofisica che si trova a San Basilio, in località Pranu ‘e sanguni, è il terzo strumento di questo tipo installato in Italia, dopo quelli di Medicina (Bologna) e di Noto (Siracusa), ma il più avanzato tecnologicamente e quello di maggiori dimensioni con un’antenna parabolica di 64 metri di diametro.
“Un’eccellenza per l’Isola e per l’Italia, un’opportunità da coltivare e sviluppare in un settore che può attrarre investimenti da tutto il mondo e creare un indotto per tutto il territorio”, ha commentato il deputato Salvatore Deidda, che, questa mattina lo ha visitato insieme a Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ed al vice sindaco di San Basilio, Salvatore Espa.
“Stiamo parlando dell’antenna più grande d’Italia e una delle più grandi e potenti d’Europa – ha aggiunto Truzzu – Il centro attira tanti ricercatori da tutto il mondo e l’osservazione dell’universo e il settore aerospaziale in Sardegna hanno grandi margini di sviluppo e possono costituire nel Gerrei anche un argine allo spopolamento”.
Perciò, hanno concluso gli esponenti di FdI, “servono fondi e maggiori investimenti per il radiotelescopio di San Basilio, uno sforzo da parte di Regione e Governo per aumentare gli investimenti sulla struttura e sull’intero comparto dell’aerospazio, che siano capaci anche di garantire un ritorno sul territorio. Si potrà dare così valorizzare il radiotelescopio, coprire le carenze d’organico e dare anche la possibilità di aprire con sempre maggior frequenza il centro all’esterno, consentendo di realizzare iniziative divulgative per far scoprire un’eccellenza scientifica sarda e internazionale ancora poco conosciuta dai cittadini”. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Daniela Angioni
Veramente i Sardi ci vanno già, portano le scolaresche
Carlo Pilloni
spazio ai saggi!👊👊👊