C’è una Sardegna conosciuta solo attraverso le pagine patinate delle riviste e c’è quella Sardegna straordinaria, che passa attraverso i secoli, e forse millenni, perpetrando antichi rituali e sacre abitudini. Una di queste è senz’altro Sa Paradura, istituto arcaico di riparazione, in uso da sempre nel mondo pastorale, e oggi più che mai riabilitato dai tanti Sardi che corrono in soccorso dei propri fratelli, costretti dal fuoco distruttore a fare i conti con il foraggiamento delle greggi.
In queste ore, le pagine di Facebook fanno cassa di risonanza alle iniziative di supporto ai pastori che hanno perso gli armenti e il fieno già accatastato per l’inverno. E così in uno straordinario tam tam, attraverso il web, si accomunano persone di buona volontà, dalla Piana di Ozieri fino al Campidano, attraverso l’Isola intera. Correre incontro ai fratelli, ridando vita alle aziende bruciate, portando il sostegno reale attraverso l’istituto de Sa Paradura è quasi catartico, ma va oltre il semplice gesto. Simboleggia, infatti, che il dannato fuoco nulla può contro il cuore del popolo Sardo. La Sardegna che mi piace è anche questa!
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)
4 Comments
Paolina Carta
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miriamrosella
RT @admaioramedia: Sa Paradura: il dannato fuoco nulla può contro il cuore del popolo Sardo… https://t.co/SLGPPZFfJ5 https://t.co/AH6JUXksFk
23piddu
una delle cose di cui sono orgoglioso della mia Sardegna! https://t.co/9UfKS29bNx
Uccio72
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