Dopo l’arresto di alcuni giorni fa, a Malindi in Kenya, è stato espulso dalle autorità keniote, e questa mattina è arrivato all’aeroporto romano di Fiumicino,accompagnato dagli agenti dell’Interpol. L’imprenditore turistico sardo Mario Mele è stato quindi preso in consegna dai militari della Guardia di finanza di Fiumicino e Nuoro, che gli hanno notificato l’ordine di cattura.
Mele era fuggito dall’Italia nel 2013, quando, per sottrarsi all’arresto dei finanzieri nuoresi, si era recato in Kenya dove ha continuato a fare l’imprenditore nel settore delle discoteche e dei locali alla moda: a Malindi gestiva il “Pata Pata Beach Club” che portava il nome della discoteca che lo aveva reso celebre in Sardegna, prima degli accertamenti svolti dalla Polizia tributaria di Nuoro.
Il club di Malindi, situato su una spiaggia dell’Oceano indiano, era stato arredato e progettato da lui stesso, che nel sito internet del locale africano era definito il “Guru delle discoteche”. E’ accusato di evasione fiscale a seguito delle indagini, avviate nel 2012, che avevano accertato ricavi non dichiarati per circa 17 milioni di euro ed Iva sottratta all’erario per circa un milione e mezzo di euro. Incassi mai dichiarati al Fisco, accumulati attraverso la gestione di locali nell’isola (“Buddha del Mar” a San Teodoro, “Boca Chica” a Nuoro ed il “Pata Pata” a Budoni) e con l’utilizzo di società create ‘ad hoc’ e intestate ad alcuni ‘prestanome’, nonché con l’impiego di lavoratori irregolari, abusi edilizi, bancarotte e reati societari. Perciò, nel 2013, la Procura della Repubblica di Nuoro aveva emisso un ordine di cattura internazionale, eseguito oggi al suo arrivo in terra italiana. (red)
(admaioramedia.it)