Il balletto sulla costruenda riforma sanitaria sta assurgendo al ruolo di una ‘vicenda kafkiana’ , allorquando oggi si decide l’esatto contrario di ieri e l’opposto di domani.
Prima considerazione: si sta discutendo la rete ospedaliera territoriale modificando strutture di primo livello in hub, stabilimenti sanitari in strutture di primo livello, ospedali di comunità inutili e presidi di zone disagiate che fioriscono come ‘margherite primaverili’. Tutto questo senza un criterio logico organizzativo di strutture interdipendenti. Ma è il secondo punto quello più importante: costruire una rete ospedaliera senza pensare ad individuare la rete di emergenza-urgenza è come costruire una casa iniziando dal tetto.
I Lea (Livelli elementari di assistenza) sono il primo apporto al bisogno della persona, ma i professori litigano sulla poltrona dell’Areus da destinare ad un altro ‘continentale’ piuttosto che al migliore esperto di emergenza urgenza che risponde al nome di Piero Delogu. Una guerra tutta interna al Pd, con soriani (pro continentale) contro Ganau e resto del Pd (pro Delogu), che impedisce la nomina, bloccando, di fatto, le fondamenta del sistema sanitario. Tutto questo a discapito dei Sardi e dell’esigenza di un sistema che sfugga dalle liste d’attesa e dalla richiesta di aiuto al continente.
Gianfranco Scalas – Presidente di Fortza Paris
(admaioramedia.it)