Entro il mese di giugno, verrà predisposto il nuovo disegno di legge sulla semplificazione amministrativa, a luglio è previsto l’inizio del suo iter in Consiglio regionale con l’obiettivo di approvarlo entro l’anno. Il Ddl conterrà proposte di semplificazione frutto di un processo di raccolta effettuato negli ultimi mesi, che ha visto protagonisti alcuni assessorati e la consultazione pubblica su SardegnaParteciPA.
Ieri, nella Giornata della semplificazione, organizzata dall’Assessorato regionale dell’Industria, sono stati organizzati tre tavoli tecnici (Gestione del territorio: dall’ambiente all’urbanistica; il Welfare: lavoro, sanità e politiche sociali; Attività produttive: agricoltura, commercio, industria, energia e turismo) per esaminare quanto emerso dalla prima fase di consultazione e sono state raccolte ulteriori proposte da parte di Enti locali, associazioni di categoria e ordini professionali.
“Semplifichiamo, ogni giorno un po’ di più, per migliorare la vita di cittadini e imprese – ha spiegato il presidente Pigliaru – Cancellare una norma non solo inutile ma dannosa non costa, fa bene al sistema e lo si può fare anche con vincoli di bilancio molto stringenti e noi, nonostante le difficoltà che comporta il semplificare, stiamo riuscendo a farlo. Un ottimo esempio è il Suape: funziona bene e ha avuto un grande successo, al punto di essere considerata una delle migliori pratiche italiane. Il processo d’ascolto che abbiamo attivato sulla legge urbanistica ha evidenziato in maniera chiara la portata del problema. Sono troppo pochi i Comuni che li hanno adottati, perché la procedura è veramente molto complicata. Ma è un processo di pianificazione fondamentale per gestire bene il territorio, e quindi i diritti dei cittadini e dei singoli Comuni. Stiamo lavorando per rendere tutto molto più semplice”.
Ad un anno dall’introduzione del Suape, gli accessi allo sportello sono raddoppiati: “Continuiamo a portare avanti le azioni volte a semplificare e migliorare il rapporto tra la pubblica amministrazione, i cittadini e le imprese – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – Abbiamo raccolto i suggerimenti e le segnalazioni dei cittadini e delle categorie interessate su tutte le norme che possono essere semplificate. Tutto ciò partendo da cose semplici, come per esempio l’abolizione dell’obbligo di rinnovare annualmente i titoli abilitativi per taxi, guide o sub, che potranno essere rinnovati in automatico, salvo dichiarazione contraria per decadenza dei requisiti. O la possibilità, per chi è affetto da gravi patologie irreversibili, di non essere sottoposto a verifiche annuali. Semplificare la vita di cittadini e imprese significa soprattutto eliminare disagi e tempi improduttivi”.
“Stiamo lavorando su diversi fronti per dare slancio al processo di semplificazione e conseguentemente agevolare il cittadino che si rivolge alla pubblica amministrazione – ha aggiunto l’assessore agli Affari generali, Filippo Spanu – Abbiamo anche istituito il ruolo unico dei dirigenti e del personale per favorire la mobilità all’interno del sistema e reso più veloce l’iter del corso-concorso finalizzato all’assunzione di nuove figure dirigenziali. Viene poi prevista la possibilità di assumere i dirigenti con contratti a termine per far fronte alle gravi carenze d’organico. Con la selezione di nuovi dirigenti vogliamo rendere più forti ed efficienti le strutture della Regione nella convinzione che la semplificazione debba essere accompagnata da nuove competenze e da un’adeguata organizzazione”.
Alla chiusura dei tavoli tecnici, l’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, ha ricordato che “la materia urbanistica ed edilizia è quella più soggetta a problemi di natura burocratica, pertanto è suscettibile di modifiche migliorative in direzione di una semplificazione che risponda alle esigenze di imprese, famiglie e cittadini. L’emergere di nuovi diritti, quali quelli legati all’ambiente e al paesaggio, generano filtri che allungano e complicano i processi amministrativi. Occorre intervenire sulla semplificazione con soluzioni capaci di rispondere alle esigenze di controllo dei diritti fondamentali e che, allo stesso tempo, non impediscano o limitino il libero dispiegarsi dell’economia e dell’iniziativa privata”. (red)
(admaioramedia.it)