Per il 2017 gli 8 Centri antiviolenza (che diventeranno sedici, con una divisione provinciale o sub-provinciale) e le 5 Case di accoglienza potranno contare su un finanziamento regionale di 900mila euro, come contributo all’attività, garantendo continuità e funzionalità agli interventi a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli.
Il 70% delle risorse (630mila euro) sono destinate alle Case di accoglienza, il restante 30%, (270mila euro) ai Centri, attribuendo lo stesso importo ad ogni centro e prevedendo una maggiorazione del 50% ai centri titolari di ulteriori sedi operative, così da assicurare a tutte le strutture, intese come nodi della rete regionale, adeguate potenzialità di ascolto e di accoglienza.
“Sul territorio regionale i Centri antiviolenza e le Case di accoglienza costituiscono un riferimento ormai consolidato per il contrasto della violenza di genere – ha ricordato l’assessore Luigi Arru – Avendo maturato modalità d’intervento coerenti rispetto agli obiettivi e alle azioni del Piano nazionale. E’ fondamentale il coordinamento regionale sulle politiche contro la violenza di genere e l’utilizzo integrato delle risorse disponibili sia di fonte regionale che di fonte nazionale, nell’ottica di una programmazione unitaria degli interventi”.
Altre risorse arrivano da stanziamenti statali: circa 515mila euro sono vincolati all’istituzione di nuovi Centri e nuove Case di accoglienza, mentre 250mila euro finanziano le realtà già esistenti e operative. Ci sono poi 384mila euro del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale di genere, da destinare a quattro linee d’azione: formazione, inserimento lavorativo, interventi di autonomia abitativa, implementazione sistemi informativi. (red)
(admaioramedia.it)