Lo ha annunciato questa mattina, durante la seduta, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau: il Consiglio di Stato, a sedici mesi dal voto, ha notificato la sentenza che riguarda la composizione del Consiglio. Ha, quindi, dato lettura della parte del dispositivo che riguarda la sostituzione di quattro consiglieri: Michele Azara, Efisio Arbau, Gavino Sale e Modesto Fenu.
«Conclusivamente, alla luce delle predette argomentazioni – ha letto Ganau – l’appello deve essere accolto e, per l’effetto, in riforma della sentenza impugnata, deve essere accolto il ricorso di primo grado, disponendosi per conseguenza la sostituzione degli appellanti al posto dei candidati Gavino Sale (Irs), Arbau Efisio (La Base), Azara Michele (Idv) e Fenu Modesto (Movimento Sardegna Zona Franca), nella carica di consiglieri regionali, e per la correzione del risultato elettorale relativo alla composizione del Consiglio Regionale medesimo». Subito dopo, il Presidente dell’Assemblea ha disposto la trasmissione degli atti alla Giunta delle elezioni, invitando il presidente Eugenio Lai a convocarla in tempi brevi e provvedendo a sostituire nella stessa Azara con Raimondo Perra. La Giunta delle elezioni è stata convocata immediatamente.
Con la sentenza, il Consiglio di Stato ha inteso ‘bocciare’ la scelta di assegnare seggi anche alle liste che non avevano raggiunto il quoziente: 8.330 voti per i vincitori, mentre Idv si fermò a 8.758, Irs a 5.635 e La Base a 4.931; per gli sconfitti 12.251 voti, mentre il Movimento Sardegna Zona franca totalizzò 11.209 voti. Inoltre, si è pronunciato disponendo l'ingresso in via Roma degli "appellanti”, che però sono solamente tre, tutti di centrosinistra. Se così fosse, entrerebbero in Consiglio Gianfranco Congiu del Partito dei sardi, attuale capo di gabinetto dell’assessore dei Lavori pubblici Maninchedda ed ex assessore del Comune di Macomer, l’avvocato Antonio Gaia, ex sindaco di Sarule, ed il consigliere comunale maddalenino Pierfranco Zanchetta, entrambi candidati nelle liste dell’ Unione popolare cristiana. Per quanto riguarda l’unico seggio vacante del centrodestra, il primo resto utile è quello di Gianni Lampis, ex vicesindaco di Arbus, candidato nel Medio Campidano con Fratelli d’Italia. La sentenza, perciò, non modifica i numeri di maggioranza ed opposizione, ma cambia sicuramente gli scenari interni agli schieramenti.
Nel dettaglio, l’Upc dopo aver appena perso il suo unico rappresentante in Consiglio, Gaetano Ledda, che ha aderito a La Base, si ritroverebbe di nuovo rappresentato da due consiglieri (Zanchetta e Gaia), mentre proprio La Base perderebbe il suo leder (Arbau), dimezzando il gruppo consiliare Sardegna Vera (anche Azara è iscritto). Mentre il neonato gruppo Sovranità, democrazia, lavoro (dove il Partito dei Sardi è insieme al Centro democratico e ad un consigliere di Sinistra sarda) passerebbe a sei componenti. L’uscita di Sale metterà in difficoltà il gruppo Soberania e indipendentzia (Rossomori e Sel), a meno che non arrivi in soccorso proprio Alessandro Unali, attualmente nel gruppo con PdS e Cd. Per quanto riguarda l’opposizione, Lampis porterà a due i consiglieri di FdI, modificando i rapporti di forza all’interno del gruppo Sardegna (con Mario Floris e l’adesione tecnica di Edoardo Tocco), che verosimilmente promuoverà come nuovo capogruppo Paolo Truzzu.
Ovviamente, i presunti ‘uscenti’ non hanno alcuna intenzione di arrendersi ed hanno già preannunciato la loro ‘resistenza’: hanno sessanta giorni di tempo per ricorrere in Cassazione e proveranno anche a chiedere la sospensiva del provvedimento. “Mi batterò per tutelare il seggio conquistato da La Base – ha scritto a caldo su facebook Arbau – Coraggio che siamo persone abituate a combattere e non ci ha mai regalato niente nessuno”. “Ci batteremo in tutte le sedi per tutelare il seggio ottenuto dalla lista Zona franca – ha detto Fenu – E’ un verdetto che appare una sconfitta per la democrazia. Considerato che al raggiungimento del quoziente pieno mancherebbero pochi voti, solleciterò il riconteggio delle schede annullate”.
Comunque. restano ancora alcuni dubbi sull’automatismo tra appellanti e subentranti in Consiglio, ma anche sull'ipotesi che una rivisitazione generale delle assegnazioni dei seggi possa portare a qualche altra clamorosa uscita dall’Aula. Quanto al consigliere del centrodestra, bisogna ricordare che Fenu venne eletto nel collegio di Cagliari ed il primo dei non eletti in quel territorio è il forzista Mariano Contu. (fm)
(admaioramedia.it)
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