Dieci iniziative territoriali per far conoscere ai cittadini gli interventi realizzati dalla Regione coi finanziamenti europei del Por Fse 2007/13. Dieci tappe attraverso 50 località con il Social bus, un ufficio multimediale itinerante che fornirà informazioni e materiali sui progetti realizzati in materia di occupazione, formazione, istruzione e inclusione sociale. Nei dieci eventi si parlerà anche del Programma operativo e dei bandi attivi, in relazione a politiche attive, flexicurity e nuova programmazione regionale Fse 2014/20.
A Cagliari la prima tappa, mercoledì 29 aprile, alle 10.30 nel Lazzaretto di Sant’Elia (via dei Navigatori), con un dibattito su flexicurity e politiche attive del lavoro, durante il quale verrà presentato anche il nuovo bando dell’Assessorato regionale del Lavoro su questa materia. Interverranno il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore Virginia Mura, Eugenio Annichiarico, direttore generale dell’Assessorato ed Autorità di gestione del Por Fse e Massimo Temussi, direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro, moderatore il giornalista dell’Unione Sarda, Giuseppe Meloni. Sarà l’occasione per inaugurare il nuovo Centro servizio per il lavoro di Sant’Elia e sarà presentato il Social bus alla stampa ed al pubblico.
L’iniziativa proseguirà ancora a Cagliari (11 maggio: Nuova programmazione 2014/20); Carbonia (14 maggio: Formazione); Oristano (16 maggio: Inclusione sociale); Macomer (20 maggio: Formazione); Nuoro (22 maggio: Inclusione); Tortolì (25 maggio: Formazione); Sassari (28 maggio: Istruzione universitaria); Isili (3 giugno: Strumenti di ingegneria finanziaria); Villacidro (5 giugno: Strumenti di ingegneria finanziaria).
Le cinquanta tappe del Social Bus saranno il 29, 30 aprile e 11 maggio a Cagliari; 13 a Sestu e San Sperate; 14 a Carbonia, Musei e Villamassargia; 15 ad Iglesias e Domusnovas; 16 ad Oristano; 18 a Santa Giusta, Arborea, Santu Lussurgiu e Cuglieri: 19 a Sedilo, Ottana ed Orani; 20 a Macomer, Abbasanta e Ghilarza; 21 ad Oliena, Gavoi e Mamoiada; 22 a Nuoro; 23 a Siniscola, Orosei e Galtellì; 25 a Tortolì e Lanusei; 26 a Villagrande, Ulassai e Jerzu; 27 a Tempio, Calangianus e Bortigiadas; 28 a Sassari e Porto Torres; 29 Thiesi, Bonorva, Ittiri ed Alghero; 30 ad Ozieri, Olbia ed Oschiri/Monti; 3 giugno ad Isili e Senorbì; 4 a Barumini, Villamar e Dolianova; 5 a Villacidro, Gonnosfanadiga e San Gavino; 6 a Guspini e Sanluri.
La Sardegna, tra le prime in Italia ad aver ricevuto l’approvazione in via definitiva del Programma operativo Fse 2014/20 da parte della Commissione europea, nell’arco di sette anni può utilizzare 444 milioni e 800mila euro. Particolare riguardo sarà dato all’accesso al lavoro per le persone inattive ed in cerca di occupazione, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone ai margini del lavoro: 170 milioni di euro da spendere per progetti a favore dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori, perché lo sviluppo passa attraverso tutti gli elementi del processo produttivo. Altrettanto importanti gli interventi nei settori dell’inclusione sociale (89 milioni), dell’istruzione e della formazione (155 milioni), con l’obiettivo tra l’altro di ridurre l’abbandono scolastico. (red)
(admaioramedia.it)