REGIONE, Lampis e Truzzu (FdI): “Spese pazze per il nuovo palazzo dell’Assessorato Lavoro. Che ne pensa la Corte dei Conti?”

Il palazzo che ospita l’Assessorato regionale del Lavoro, in via XXVIII febbraio a Cagliari, è in cattive condizioni e la Regione, invece di ristrutturarlo, ha deciso di metterlo in vendita e di edificarne uno nuovo in un’area che non è di sua proprietà. Intanto, in attesa che la nuova struttura venga completata, paga l’affitto di un immobile che ospiti gli uffici ad un privato.

La scelta della Giunta regionale ha incuriosito Paolo Truzzu e Gianni Lampis, consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, che hanno presentato un’interrogazione al presidente Pigliaru ed all'assessore degli Affari generali Erriu per chiedere chiarimenti e si interrogano: “Che ne pensa la Corte dei Conti?”. La soluzione temporanea di smembrare l’Assessorato tra via San Simone (Santa Gilla) e viale Trieste, locali ex Sardegna promozione ha sollevato tanti dubbi, anche tra i dipendenti, per la funzionalità degli uffici e per la praticità, visto che gli utenti dovranno raggiungere una zona scarsamente servita dai mezzi pubblici.

“Ristrutturare il palazzo costerebbe circa 2 milioni di euro – ha ricordato Truzzu – Costruire un nuovo immobile negli ex alloggi militari di viale Trieste, vicino all’ex caserma della Municipale avrebbe un costo stimato compreso tra i 40 e i 53 milioni di euro, coi lavori che dureranno sino a 8 anni. Periodo durante il quale la Regione ha scelto di trovare una sistemazione agli uffici in una struttura di proprietà di un privato a cui pagare l’affitto. Non sembra strategicamente ed economicamente la scelta migliore”.

Conoscere il responso della magistratura contabile della Pubblica amministrazione è fondamentale, secondo Lampis, perché “per legge (n. 131/2003) si deve richiedere un parere sull'economicità e rispetto delle norme di finanza pubblica per l'intera operazione di dismissione dell'edificio, contemporanea locazione di un immobile da privati e un lunga e onerosa operazione di acquisizione di un area in cui edificare un nuovo stabile”. (red)

(admaioramedia.it)

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