La visita in Sardegna del presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, è iniziata da Cagliari, e dall’opposizione di centrodestra, dopo il suo discorso al Consiglio regionale, convocato in seduta plenaria dal presidente Ganau per la visita della terza carica dello Stato, arrivano le prime pagelle.
“Cosa porterà alla Sardegna questo weekend trascorso da Laura Boldrini nella nostra terra?” Ha chiesto Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, sottolineando che “il presidente Boldrini nel suo intervento davanti al Consiglio regionale ha ripetuto le stesse cose dette in un’intervista apparsa oggi sull’Unione Sarda e ridette stamattina nella sua visita al quartiere di Sant’Elia a Cagliari. Non ha minimamente preso spunto dagli ottimi interventi, sul piano politico, del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e del rappresentante dell’opposizione, Pietro Pittalis, che l’hanno preceduta”.
L’esponente di FdI snocciola insoddisfatto i cardini della relazione boldriniana: “Taglio delle spese di gestione della Camera dei deputati, riforma dei regolamenti della stessa, retorica commemorazione della lotta partigiana, sono forse queste le urgenze che interessano la Sardegna? Non servivano tre giorni di tappeti rossi, ficus e fasce tricolori per sentire un discorso anonimo e sordo ad appelli e richieste esposti solo un attimo prima dai politici isolani.”
Anche per Marcello Orrù, consigliere regionale e presidente del Movimento cristiano-Forza popolare, si tratta di “una visita deludente che non ha portato uno straccio di risposta ad una regione che sta attraversando la più grande crisi dal dopoguerra. Mai come in questo momento, la Sardegna ha un Governo nazionale cosi distante dagli interessi dei Sardi, un Governo che sta smantellando i suoi presidi nella nostra regione e sta chiudendo le scuole, le stazioni di polizia e dei carabinieri, le camere di commercio e che addirittura minaccia di cancellare l'Autonomia.“
“Nel suo discorso in Consiglio regionale – ha aggiunto Orrù – ci ha raccontato della sue visite in Grecia dove ha trovato una situazione drammatica dove la disoccupazione è alle stelle e le famiglie in grande sofferenza. Ma non credo ci fosse bisogno di una sua visita per conoscere la situazione greca. Qui in Sardegna urgono risposte concrete sul fronte della vertenza con lo Stato e sopratutto sulla grande situazione di difficoltà in cui versano le famiglie sarde, le aziende in ginocchio, con tanti giovani disoccupati e costretti a lasciare la propria terra. In più la imminente fine degli ammortizzatori sociali unita con il nuovo attacco che la Giunta Pigliaru sta sferrando in queste ore al settore trainante dell'economia regionale, quello dell'edilizia, rischiano di lasciare sul campo una vera e propria macelleria sociale.” (red)
(admaioramedia.it)