I parlamentari sardi, per una volta, hanno accantonato le differenze dando vita a due mozioni bipartisan sulla Sardegna, definita "isola dimenticata dalle politiche nazionali ed europee" e chiedendo che siano iscritte presto nell'ordine del giorno dei lavori di Camera e Senato per "impegnare il Governo ad istituire un tavolo di confronto che risolva i problemi più urgenti". Deputati e senatori isolani hanno disegnato una lista delle emergenze in Sardegna, dai trasferimenti dello Stato alla stipula della convenzione sulle servitù militari, fino alla questione occupazionale.
"La Sardegna chiede al Governo che la questione dello stato di arretratezza economica dell'Isola e la drammatica crisi diventi un tema centrale del governo nazionale – ha spiegato Pierpaolo Vargiu, deputato dei Riformatori, all'agenzia Dire – Non lo chiediamo con la logica dell'assistenza che per sessant'anni ha caratterizzato la logica dell'intervento dello Stato in Sardegna, ma con quella delle pari opportunità e del diritto di cittadinanza, perché la Sardegna possa diventare protagonista economica del futuro dell'Italia e artefice del proprio destino".
Luciano Uras, senatore di Sel, ha lanciato l'allarme: "Se le cose rimangono come dice il ministro Padoan, la Sardegna rischia di essere tagliata fuori dal piano Juncker e da tutti i piani strategici nazionali perché si rivolgono alle grandi reti di trasporto e dell'energia ai quali non partecipiamo. Credo che non ci sia nessun piano presentato all'Europa sulla Sardegna."
"Questa non è una mozione caratterizzata ideologicamentente e può essere tranquillamente condivisa anche dal Movimento 5 stelle – ha evidenziato Roberto Cotti, senatore grillino al microfono dell'agenzia Dire – Io porrei il problema della necessità di una maggiore autonomia, che potrebbe essere rivista nell'ambito della revisione costituzionale. Un principio contrario a una parte della maggioranza di governo che invece sta chiedendo addirittura una diminuzione delle autonomie speciali".
Il senatore di Forza Italia, Emilio Floris, ha segnalato alcuni dei temi più urgenti: "Continuità territoriale, lingua sarda, agricoltura, industria, energia innanzitutto, ma anche altre problematiche finora irrisolte e che vedono la Sardegna come fanalino di coda nell'economia italiana".
"La Sardegna è la grande dimenticata dal Governo nazionale – ha sottolineato Michele Piras, senatore di Sel – Ora, con il jobs act si riformano gli ammortizzatori sociali e 18mila persone, da qui a metà del 2016, perderanno ogni sostegno al reddito. Siamo sull'orlo del precipizio."
Infine, Roberto Capelli, deputato del Centro democratico, ha spiegato che i parlamentari chiedono "un serio confronto Stato-Regione, perché riteniamo che il Governo debba porre grande attenzione sui temi della Sardegna". (red)
(admaioramedia.it)