“La politica sarda deve superare le sue storiche divisioni e, al di là degli schieramenti. impegnarsi concretamente, prima delle elezioni, a sostenere le ragioni dell’autonomia regionale e difendere prima di ogni altro l’interesse della Sardegna”. E’ l’appello lanciato dal leader dell’Uds, Mario Floris, a tutte le forze politiche che parteciperanno alle prossime elezioni regionali: “Abbiamo il dovere di riavvicinare i Sardi alle Istituzioni in un mondo profondamente cambiato nel quale la politica, in generale, ha perso il contatto con la società”.
Sull’autonomia, il consigliere regionale ha evidenziato come non si sia realizzata “per colpa dello Stato che non ha rispettato quella parte dello Statuto che prevede i Piani di rinascita, ma soprattutto della Regione. Nessuno ci ha mai impedito di cambiare lo Statuto come hanno fatto altre Regioni, siamo stati noi a non riuscire a fare questa riforma, mettendo gli interessi dei partiti davanti a quelli dei cittadini”.
L’idea di Floris è quella di un appello da far sottoscrivere alle forze politiche prima delle elezioni: “Un impegno politico e morale, non solo a difendere gli interessi della Sardegna su grandi temi some sanità e continuità territoriale ma a sostenere una profonda riforma della Regione, dalla legge elettorale all’organizzazione degli assessorati ad una nuova disciplina dei rapporti fra Giunta e Consiglio”.
Il coordinatore regionale dell’Uds, Antonio Nicolini, ha illustrato la proposta di revisione degli accordi del 2006, quelli che hanno trasferito alla Regione le spese di sanità, trasporti, continuità territoriale e trasporto pubblico locale: “Si tratta di circa 3.5 miliardi di euro su un bilancio complessivo di circa 7 miliardi, un taglio che sottrae risorse preziose allo sviluppo della Sardegna”. (red)
(admaioramedia.it)