I centri e gli sportelli antiviolenza rischiano di chiudere per il mancato versamento dei finanziamenti da parte della Regione. Non sono state ancora erogate le risorse di almeno due annualità. La denuncia è del consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa, che ha raccolto l’appello del Coordinamento della Rete regionale dei Centri antiviolenza e antistalking, che nei giorni scorsi si è riunito a Tramatza per definire le iniziative finalizzate a scongiurare la fine dei servizi finora garantiti.
«Il Coordinamento – ha sottolineato Cossa – ha chiesto un incontro urgente al presidente Pigliaru, all’assessore della Sanità Arru e al dirigente delle Politiche sociali, senza finora ottenere risposta. La situazione è gravissima. Se dovessero chiudere si impedirebbe alle donne vittime di violenza, stalking, maltrattamento e abuso e ai figli minori che ad esse si accompagnano, di intraprendere i percorsi di libertà, affiancamento e tutela stabiliti e riconosciuti dalla Convenzione di Istanbul per i Centri antiviolenza e le Case rifugio». (red)
(admaioramedia.it)