Dopo alcuni accenni di ‘guerra interna’, tra interviste, comunicati e social, i fautori della fronda contro il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci, hanno deciso di chiamare a raccolta il popolo azzurro: sabato 17 novembre, alle 10.30, alla Fiera di Cagliari.
“Un evento che radunerà tutto il partito: oltre ai rappresentanti politici ed istituzionali in ambito europeo e nazionale, ci saranno i consiglieri regionali, i sindaci, gli amministratori locali, il mondo delle associazioni e tutti i sostenitori del partito”, così lo hanno presentato Salvatore Cicu, eurodeputato, Pietro Pittalis, deputato, ed i consiglieri regionali Alessandra Zedda, Stefano Coinu, Antonello Peru e Marco Tedde. “Un confronto con il territorio e con le voci della comunità, per ribadire il valore del radicamento che ha sempre contraddistinto l’identità di Forza Italia in Sardegna, e che anche oggi, in questo importante momento storico, deve risvegliare e mettere in prima linea la partecipazione dell’intero partito ad un progetto politico nuovo, alternativo al fallimento e ai danni prodotti in tutti questi anni dal centrosinistra”.
Il passo decisivo è avvenuto dopo l’annuncio, fatto al tavolo della coalizione di centrodestra, che il candidato Presidente sarà designato dalla Lega, come peraltro deciso precedentemente nel tavolo nazionale tra Matteo Salvini, Silvio Belusconi e Giorgia Meloni: “Il nostro partito deve riaffermare quel ruolo guida che ha sempre avuto e che gli spetta all’interno del centrodestra – hanno scritto – Bisogna uscire dal concetto vuoto e sterile che tutto, le sorti della nostra Sardegna, si possa decidere in solitudine dentro una stanza ristretta a pochi. Forza Italia è, nel Dna, un movimento che parte dal basso, che raccoglie i sentimenti e le istanze della gente, non un’oligarchia che tratta tutto all’oscuro dei suoi elettori. Dobbiamo ribadirlo con forza: preferiamo le assemblee aperte e il confronto con i territori per mantenere vivo il nostro partito. Non possiamo consentire a nessuno di svuotare la nostra storia, il nostro metodo, i nostri valori, tutto quello che abbiamo costruito in questo lungo percorso. Serve un partito forte, che riaggreghi le sue migliori energie, che non volti le spalle agli uomini e alle donne che hanno dato tutto per questo partito. Dobbiamo richiamare tutti ad una sfida comune, riaffermando quel ruolo guida che ci spetta all’interno di un centrodestra unito”. Parole che appaiono come un disperato tentativo di riportare l’investitura sul tavolo regionale.
Nel frattempo, da Berlusconi è arrivato (non è chiaro se minuto prima o minuto dopo la convocazione della manifestazione) un appello all’unità: “In Sardegna ci attende una sfida importante, che deve vedere Forza Italia unita e determinata. Prendo atto che esistono diverse vedute, che non dovrebbero essere manifestate all’esterno ma dovrebbero prima essere oggetto di un dibattito proficuo e democratico, all’interno degli organi statutari del partito. Ho chiesto quindi al coordinatore Cappellacci di programmare le necessarie riunioni degli organi statutari nelle quali, con la partecipazione di tutti, si potranno superare le eventuali divergenze, per concentrarsi sulle idee e sui progetti da presentare alle famiglie, alle imprese, al popolo sardo e procedere, uniti, verso il comune obiettivo: restituire alla Sardegna una guida e una squadra forte, coesa e capace di riaccendere le speranze dell’intera isola”.
E infine, un energico ‘secchio d’acqua’ sul caso della candidatura: “Discuteremo con le altre forze della coalizione sulle candidature comuni cercando di individuare insieme le migliori personalità disponibili. Sono certo che grazie allo spirito di condivisione e di dialogo che ha sempre caratterizzato il partito in Sardegna saprà presentarsi all’appuntamento delle regionali unito e con una forte carica ideale”.
Dalla riunione di questo pomeriggio ad Oristano, dove erano invitati dirigenti ed eletti del partito, è arrivato un sostegno alle parole di Berlusconi: “Dialogare, superare le incomprensioni per vincere e restituire alla Sardegna una guida solida e coraggiosa, dopo i disastri del centro-sinistra. Come sottolineato dal Presidente, non consegniamo la nostra dialettica alle esternazioni, ma confrontiamoci negli organi statutari del partito per condividere idee, valori e programmi che coinvolgano le famiglie, le imprese, i territori della Sardegna. Dalla riunione arriva anche l’auspicio che l’appello del Presidente contribuisca a ritrovare l’unità e che si possa arrivare a convocare gli stati generali unitari del partito”. (red)
(admaioramedia.it)
One Comment
Rosa Spina
Sì Sì… Nuovi nomi immagino… 😂