“Abbiamo chiesto all’Assessore Firino le motivazioni che hanno portato alla scelta di non deliberare i finanziamenti per l’anno 2014 e quindi di non impegnare le risorse per le attività delle associazioni e dei complessi musicali bandistici, dei gruppi strumentali di musica sarda, dei gruppi corali polifonici nonché dei gruppi folcloristici isolani”. Lo ha comunicato Piero Comandini, consigliere regionale del Pd, che, insieme ad alcuni esponenti del suo gruppo, ha presentato un’interrogazione all’Assessore regionale della Pubblica istruzione sul mancato finanziamento della L.R. 64/86 per il 2014. Il finanziamento per il 2012/13 era di circa 1 milione di euro, poi tagliato per il 2014 con una previsione di circa 660mila euro, ma ingffine, secondo i consiglieri del Pd, è diventato “pari a zero”
“Una legge che lo stesso Assessore ha più volte sponsorizzato come di fondamentale importanza per le sue finalità – ha sottolineato Comandini – Ho manifestato all’Assessore Firino anche le perplessità per i ritardi dell’erogazione dei saldi degli anni precedenti, oltre che per la mancata programmazione delle risorse per l’anno 2014, sottolineando l’importanza di tali finanziamenti che, seppur esigui, consentono alle associazioni, che operano tra le tante difficoltà, di svolgere un ruolo sociale, culturale ed educativo all’interno del territorio e di rafforzamento e consolidamento di aggregazione sociale.”
“Finanziando queste attività – ha spiegato il Consigliere Pd – si vuole valorizzare adeguatamente un elemento fondamentale del patrimonio culturale ‘immateriale’ della Sardegna, quello connesso alle attività musicali amatoriali bandistiche e corali non professionali basate sul volontariato che, negli ultimi anni, hanno costituito, oltre che alla valorizzazione della comunità locale, anche un importante fattore di promozione dell’immagine della Regione, sia in Italia che all’estero, rappresentando l’identità e la specificità delle popolazioni. Fuori sede, rappresentano le comunità di provenienza, partecipando a manifestazioni e concorsi nazionali ed internazionali dove hanno conseguito significativi riconoscimenti, dando lustro alla Sardegna e costituendo, inoltre, un efficacissimo strumento di marketing territoriale a favore di un turismo culturale attento ai valori del territorio. E’ necessario intervenire per dimostrare in tal modo come le Istituzioni abbiano un ruolo di interlocutori qualificati, evitando il rischio che possano essere etichettate come agenzie del ‘dire’ ma non del ‘fare’.” (red)
(admaioramedia.it)