L’ex governatore, Ugo Cappellacci, non concede tregua al suo successore ed oggi attacca il presidente Pigliaru sull'Imposta regionale sulle attività produttive e sui danni economici derivati alla Sardegna dal Governo Renzi: “Sull’Irap anche il mondo delle imprese ha confermato che è stato un grave errore. Mentre, dati alla mano, è facile capire che, come avevamo denunciato subito, la Legge di stabilità 2015, voluta dal Governo Renzi, regala 100 milioni al Comune di Roma e toglie 97 milioni (ogni anno) alla Sardegna”.
Sulla tassa per le imprese il riferimento è alle dichiarazioni di Confcommercio e di altre associazioni di categoria: “In una fase in cui la riduzione della pressione fiscale è vitale per l’esistenza delle imprese e conseguentemente anche per il lavoro – ha spiegato il Coordinatore regionale di Forza Italia – la Giunta regionale, convinta di avere la verità in tasca, ha scelto la via opposta, caricando un ulteriore peso sulle spalle della Sardegna che produce e aumentano proprio l’imposta più odiosa, perché colpisce il lavoro. Nella scorsa Legislatura la decisione di ridurre il balzello del 70% fu presa con il voto favorevole anche dell’allora opposizione di centrosinistra”.
“Su questo punto – ha preannunciato – Forza Italia non intende mollare e riproporrà il taglio fin dalla prossima legge Finanziaria, sperando che nelle file della maggioranza prevalga il buon senso e non la dannosa supponenza di una Giunta abituata alla teoria, ma assolutamente lontana dalla pratica quotidiana”.
Inoltre, nella sua pagina facebook, Cappellacci ha pubblicato un estratto della Legge di stabilità, dove si può leggere che «Le regioni a Statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano, in conseguenza dell’adeguamento dei propri ordinamento ai principi di coordinamento della finanza pubblica, introdotti dalla presente legge, assicurano, per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018, un contributo aggiuntivo alla finanza pubblica, in termini di indebitamento netto e in termini di saldo netto da finanziare», per la Sardegna appunto 97 milioni di euro per ogni annualità dal 2015 al 2018.
”Nonostante le nostre sollecitazioni – ha sottolineato l’esponente azzurro – Pigliaru e i suoi non hanno voluto impugnare la Legge davanti ai giudici costituzionali, prestandosi a questo scippo vergognoso. Per un anno e mezzo hanno pensato che nascondere i problemi fosse una soluzione e hanno contrabbandato come autorevolezza l’appiattimento sulle decisioni del Governo. La loro mancanza di coraggio costa caro alla nostra Isola”. (red)
(admaioramedia.it)
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