Sono partite in Senegal le attività previste nell’ambito dell’intesa, sottoscritta a maggio 2017, tra la Regione Sardegna e l’Unione dei Comuni del Gic Bossea, che amministra i comuni di Dabia, Agnam, Thilogne e Orefondeé nella regione di Matam.
Le azioni saranno svolte dai tecnici dell’agenzia Forestas insieme ai referenti locali del progetto, grazie ad una dotazione finanziaria di circa 800mila euro per una durata di 24 mesi, in un territorio di 1.800 chilometri quadrati, dove vivono 76mila abitanti. Con l’intento di potenziare il comparto agricolo e il sistema antincendio, gli obiettivi finali sono quelli di migliorare le condizioni socio-economiche del territorio e contrastare i flussi migratori dall’area, favorendo il rientro dei cittadini senegalesi residenti in Sardegna.
“Vogliamo offrire un aiuto concreto agli abitanti della Regione di Matam, una delle aree del Senegal più in difficoltà – ha spiegato l’assessore regionale degli Affari generali, Filippo Spanu – Si tratta di interventi mirati che vengono realizzati sulla base dei principali bisogni manifestati dalle comunità. Tutto questo nell’ambito delle relazioni che la Giunta sta costruendo con i paesi del Maghreb e dell’Africa sub-sahariana. Il trasferimento di esperienze e buone pratiche contribuisce a creare migliori condizioni di sviluppo e a frenare i flussi migratori. Questo intervento assume contorni concreti grazie alla professionalità dei tecnici di Forestas che dopo visite e sopralluoghi per le necessarie verifiche ora si apprestano a affiancare sul campo i giovani produttori senegalesi”.
Tra i beneficiari diretti ci sono 600 donne delle comunità di Sylla e Dioncto che operano nel comparto ortofrutticolo: attraverso la sistemazione agraria e idraulica di due campi di 5mila metri quadrati, la realizzazione delle necessarie infrastrutture e altri interventi di miglioramento si vuole potenziare un settore strategico e assicurare alle produttrici nuove occasioni di sviluppo. Dovrà essere creato un piccolo centro di raccolta, con cella frigo, dei prodotti ortofrutticoli destinati alla vendita ubicato lungo la principale via di comunicazione tra le città di Matam e Saint Louis e nelle vicinanze di un vivace mercato giornaliero. Si darà corso inoltre alla ristrutturazione del vivaio di Dabia per consentire il riavvio immediato del ciclo di produzione finalizzato al rimboschimento. Prevista anche la formazione specifica di personale addetto alla prevenzione e alla lotta contro gli incendi.
Il progetto è rivolto anche a cittadini senegalesi originari della Regione di Matam e oggi residenti in Sardegna. Con 70mila euro vengono finanziate attività di microcredito per agevolare il percorso di rientro nella terra d’origine. (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Patrizio Indoni
buffoni
Gianfranco Cabras
..complimenti !! Mentre in sardegna oltre alle manifestazioni di solidarieta’ ai bisognosi, cassintegrati e disoccupati non si puo’ andare