Dopo le denunce di alcuni genitori di minori, che frequentavano la scuola per l’infanzia di Quartu Sant’Elena in via Sant’Antonio, a febbraio dello scorso anno erano cominciate le indagini dei carabinieri, che avevano raccolto numerose testimonianze di altri genitori di bambini che frequentavano, o avevano frequentato in passato, la scuola, e avevano realizzato intercettazioni ambientali con riprese video di ciò che avveniva all’interno delle classi e nei corridoi.
L’esito delle indagini ha evidenziato svariate inadeguatezze educative e maltrattamenti sul piano psicologico, che solo talvolta sfociavano in maltrattamenti di tipo fisico. I bambini venivano vessati, costretti a rimanere seduti, spesso senza poter parlare, senza poter giocare e rimproverati per ogni minima ‘manchevolezza’ ed in alcune circostanze venivano rinchiusi per un po’ di tempo in bagno a titolo punitivo. Nei bambini rimproverati, come denunciato dai genitori, è emerso anche il disagio psicologico. Quasi completamente assente, invece, la parte didattica, infatti le insegnanti passavano il tempo a confezionare i ‘lavoretti’ dei bambini, che raramente venivano coinvolti in attività creative. Inoltre, in più occasioni le insegnanti si rivolgevano ai bambini con toni e modi aggressivi ed intimidatori, con frasi poco adeguate ai bambini: “testardi come muli”; ”ti prendo tutti i giorni a urla, asa biri (vedrai)”;” adesso … la metto nell’armadio”.
Oggi, al termine delle indagini, condotte fino allo scorso mese di aprile, i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Quartu Sant’Elena hanno notificato la sospensione dall’esercizio della professione di maestra per 6 mesi alle tre donne indagate, tutte insegnanti nella scuola per l’infanzia, E.M., 56 anni, I.C., 62 anni, e P.D., 49 anni, tutte quartesi, per maltrattamenti in famiglia o su conviventi e di abbandono di persone minori o incapaci. (red)
(admaioramedia.it)