L’ordinanza di demolizione di alcune opere abusive all’interno dello stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, comunicata dall’Amministrazione comunale al Cagliari calcio con un termine di 90 giorni, ha determinato l’accesa reazione della società sportiva, che in un comunicato, citando i numerosi incontri (“purtroppo inconcludenti”) avuto con i responsabili comunali fin da settembre 2014 (“sempre animati dalla volontà di trovare una soluzione per il rilancio dell’impianto in vista dei lavori per il nuovo stadio Sant’Elia”), ha ricordato che proprio nell’ultimo incontro “mentre il Cagliari Calcio ribadiva la volontà di presentare un nuovo progetto per lo stadio, è stato disarmante rendersi conto che, dopo oltre un anno e mezzo, si stava ancora al punto di partenza, senza risposte alle poche essenziali domande preventive che il Cagliari aveva posto al Comune”.
“Stiamo chiedendo da un anno e mezzo la copia del progetto approvato – prosegue la nota – ma il Comune ha sempre tentennato sul suo rilascio e, solo alcuni giorni fa, ha certificato di non rinvenirne copia agli atti del Comune. Appare quindi singolare sostenere in pubblico che Cagliari Calcio avrebbe commesso degli abusi se non si è neppure in possesso del progetto approvato e si omette di riferire delle gravi responsabilità avute dal Comune in tutta la vicenda”. Infine, la disponibilità della Società di “confrontarsi con il Comune di Quartu per trovare se ancora possibile una soluzione positiva e rapida per l'impianto”, in alternativa un contenzioso con inevitabili conseguenze e tempi indefiniti.
“Una vicenda che sicuramente doveva essere condotta con maggiore attenzione e serietà, sopratutto politica, da parte del Comune di Quartu – ha commentato Forza Italia Giovani – Invece, assistiamo ad una serie di inesattezze e furberie politiche che nulla hanno a che fare con una Amministrazione seria e competente. Gli unici destinatari di questa brutta pagina sono sempre i tifosi del Cagliari e i cittadini (sopratutto quartesi e cagliaritani) che in questi anni hanno sperato che la loro squadra potesse avere una casa migliore, degna di una squadra come il Cagliari”.
“Non si può avere accesso all’area di Is Arenas, perciò non si può documentare il totale degrado in cui versa l’intera struttura, abbandonata e lasciata all’incuria più totale – hanno aggiunto i giovani dirigenti azzurri – Ad oggi il campo è impraticabile e le stesse squadre quartesi che prima della vicenda allenavano normalmente si ritrovano senza un campo”. (red)
(admaioramedia.it)
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