Ohhh, finalmente… Questa nuova trovata ci mancava: il limite dei 30 km/h in alcune vie cagliaritane. Così quelli che la sera usano l’auto ubriachi continueranno a farlo, guidando, ligi al limite, a 30 all’ora. E nel caso dovessero investire qualcuno, non gli faranno molto male, ma solo poco poco…
Cagliari, trenta all’ora. Detta così sembra quasi il costo di una marchetta di poco conto. Una di quelle fatte presso le signorine allegre, che visti i tempi, anche loro, hanno poco da stare in allegria. Saranno felici i pensionati quelli che già viaggiavano a trenta chilometri all’ora in viale Marconi, sull’asse mediano e sulla 554, facendo imbestialire tutti gli altri automobilisti costretti a stargli dietro. Quelli sempre in ritardo, quelli che devono essere contemporaneamente a lavoro e all’ingresso dei figli a scuola. Gira voce che prossimamente i pensionati, oltre a rispettare il limite di velocità, si proporranno per un test: sono a disposizione del sindaco Zedda, per sperimentare i 20 chilometri orari. Il Sindaco ha già detto che valuterà la proposta ‘con attenzione e lentamente’.
Anche se a venti all’ora non vanno neanche le biciclette nelle piste ciclabili, che finiscono sempre quando meno te lo aspetti: davanti ad un palo, in prossimità di un incrocio, dentro un’edicola… Per non parlare delle buche. Un mio amico ha soccorso un’automobilista che si trovava là dentro da chissà quanto tempo, l’ha intuito vedendo la targa: CA come Cartagine. Il sindaco Zedda si è scusato dicendo che quelle buche c’erano già prima che lui nascesse, promettendo che presto interverrà: intanto ha chiamato il Comune per farla transennare. Come si usa dire “mal Comune, mezzo guado”. Lo stesso che si forma a Pirri tutte le volte che i terroristi lanciano le famigerate bombe d’acqua. “Questo terrorismo è una vera piega”, avrebbe detto il Sindaco in Consiglio comunale, tanto da aver già chiesto la collaborazione di tutti i consiglieri ai quali ha già acquistato un ferro da stiro.
Piuttosto, sei i pensionati (riconoscibili dal cappello) hanno tanta voglia di andare piano, perché non vanno a piedi. Avrebbero un sacco di benefici: farebbe bene ai muscoli, non pagherebbero per la ‘ginnastica dolce’, non dovrebbero andare tutti i giorni dal medico di base per farsi rifornire di farmaci per il colesterolo, perché si elimina camminando e poi ‘chi va piano, va sano e va lontano’. Arrivando fino a Pula, troverebbero le bici della Città Metropolitana, che ha portato personalmente il sindaco Zedda, e potrebbero tornare a Cagliari.
Al momento, l’unica cosa che a Cagliari va già a 30 all’ora sono i bus, che, con la santa pazienza degli autisti, fanno gimcane fra le macchine parcheggiate in doppia fila. Perché il cagliaritano si fa tutti i giorni 30 chilometri di corsa per tenersi in forma, il fine settimana lo passa nei centri commerciali della zona per farsi una ‘passillara’, ma quando deve fare acquisti la macchina dev’essere davanti al negozio, seppure in doppia fila. A Cagliari ci vorrebbero almeno trenta vigili in più per controllare le auto in doppia fila, quelle del “c’ero solo un minutino”. Caro ‘minutino’, sappi che se trenta scienziati come te lasciano la macchina in doppia fila, saranno trenta minuti di macchina in doppia fila e così via…
Giuliano Murgia
(admaioramedia.it)