La Sardegna supera i 14 milioni di presenze turistiche e festeggia. Le isole Baleari – grandi un quinto dell’Isola e con un terzo di abitati in meno – raggiungono quota 42 milioni: il triplo.
Vero è che in Sardegna si auspica un turismo diverso e di maggior qualità rispetto a quello di Ibiza e Formentera, ma è anche vero che la Sardegna ha ricchezze ben maggiori da offrire, a iniziare da un mare infinitamente più bello e da una ricchezza archeologica e culturale non comparabile con la ben più modesta proposta dell’arcipelago spagnolo. Solo che in Sardegna rispetto a lì niente funziona: costi dei trasporti ancora proibitivi, difficoltà a trovare posti in aereo durante l’estate, servizi assolutamente inefficienti, patrimonio archeologico e culturale completamento abbandonato, incapacità della nostra Isola di fare sistema.
Insisto sino alla noia: manca la programmazione. Nessuno è in grado di fare il suo mestiere. Eppure la più grande potenzialità dell’Isola, il turismo, non gode neppure di un’azione di marketing: l’unica grande campagna pubblicitaria sulle bellezze isolane in questi anni l’ha fatta la birra Ichnusa. Ma la Regione dov’è?
Il Giardiniere
(admaioramedia.it)