Manca ancora la delibera regionale che deve dare attuazione alla legge sul Reis (Reddito di inclusione sociale), previsto dalla legge approvata ad agosto dal Consiglio regionale. Vale 30 milioni di euro per il 2016 (ed anche per il 2017 ed il 2018), utili per il contrasto alla povertà ed all’esclusione sociale, attraverso un sussidio mensile condizionato allo svolgimento di un progetto di inclusione attiva. I beneficiari devono essere residenti nell’Isola da almeno cinque anni e la Giunta avrebbe dovuto approvare entro 60 giorni dall’approvazione le linee guida sui criteri e le modalità di ripartizione degli stanziamenti.
“Oggi, dopo oltre 60 giorni, la Giunta Pigliaru non ha ancora adottato la delibera – ha denunciato il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde – L’Esecutivo ha perso già 2 mesi e rischia di farne trascorrere almeno altri sei prima che i soldi arrivino concretamente ai beneficiari”.
Sul tema della povertà è intervenuto anche il presidente dell’Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, che ha scritto una lettera all’assessore regionale delle Politiche sociali, Luigi Arru, sollecitando un incontro urgente per discutere della gestione dei Plus (Piani locali unitari dei servizi) e del pagamento immediato ai Comuni delle risorse 2016 relative al contrasto per le povertà.
“Considerata la grave situazione di crisi socioeconomica – ha scritto Scano – non è concepibile che le risorse per le povertà non siano ancora state erogate a dicembre 2016. Problema già sollevato da tempo come Anci Sardegna, ma che, oggi più che mai, è da risolvere urgentemente anche alla luce delle difficoltà segnalate da numerosi Comuni dell’isola che hanno fatto proprie le condizioni di difficoltà di centinaia di nuclei familiari. Lo sblocco delle risorse sulle povertà deve essere necessariamente accompagnato dall’avvio del programma relativo al reddito di inclusione sociale. il pagamento delle risorse è urgente per dare risposte alle famiglie e alle persone in grave condizione di disagio. Interventi non più rinviabili e che i Comuni non riescono più a fronteggiare con le risorse proprie”. (red)
(admaioramedia.it)