PORTO TORRES, Il problema dell’accoglienza immigrati: struttura in centro o appartamenti?

Nei giorni scorsi erano stati interrotti i lavori all’interno di una struttura che doveva accogliere immigrati nel centro storico di Porto Torres: il Centro Trifoglio, situato nella ex rivendita di mobili di fronte al porto, gestito dalla società vincitrice della gara di appalto per l’assegnazione del servizio di accoglienza. Ora, dopo un incontro con l’Amministrazione comunale la struttura per l’accoglienza non verrà più realizzata in quello stabile. Tra coloro che avevano denunciato la situazione, l’associazione cittadina “Il Movimento”, che aveva anche segnalato un’anomala raccolta di vestiario e prodotti di prima necessità per immigrati: “Per aiutare chi? I migranti o i gestori che fanno business – avevano chiesto sulla loro pagina Facebook – Nel bando, a fronte dei 35 euro giornalieri a persona, il vestiario è dovuto da chi gestisce il centro di accoglienza. E’ come se il proprietario di una pescheria furbescamente si fa regalare del pescato per darlo in beneficenza, ma invece lo rivende, guadagnando cento con zero spese. I cittadini ci hanno chiesto se sono stati complici involontari, fidandosi di alcune persone, che hanno fatto risparmiare denari a chi gestisce questo business”.

Il problema dell’accoglienza immigrati a Porto Torres resta ed essendosi diffusa la notizia che il Comune starebbe per destinare tre abitazioni in centro città è intervenuto il movimento CasaPound Italia: “Troviamo assurdo che questa amministrazione preferisca trovare una sistemazione abitativa agli immigrati piuttosto che alle centinaia di Portotorresi disoccupati, in attesa di casa popolare o sotto sfratto. Questa decisione del Comune, presa a pochi giorni dall’aggressione di un ragazzo da parte di immigrati clandestini, non farà altro che innalzare la tensione sociale già esplosiva in una cittadina che, dopo il crollo del polo chimico, sta conoscendo un forte periodo di crisi economica”. (red)

(admaioramedia.it)

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