“Oggi tappa in Sardegna tra pastori, startup, turismo, scuola, memoria, infrastrutture. E soprattutto metanizzazione per la quale abbiamo lavorato a lungo nei mesi scorsi”. Con queste parole, sulla sua pagina Facebook, Matteo Renzi ha annunciato il suo arrivo in Sardegna per proseguire il suo tour nazionale, che, però, si svolgerà in bus invece che in treno come nel resto della penisola.
Una ‘visita’ dal programma misterioso fino all’ultimo: arrivo in mattinata all’aeroporto di Olbia, poi visita a Thiesi negli stabilimenti caseari dei fratelli Pinna. Quindi, in bus, a Nuoro al Museo etnografico sardo dell’Isre. Di pomeriggio, a Ghilarza, al Museo Casa Gramsci, prima di arrivare a Cagliari, dove, prima di ripartire, al ‘Business center’ dell’aeroporto di Elmas incontra imprenditori, associazioni e rappresentanti delle istituzioni.
“La visita del segretario del Pd Renzi smaschera beffardamente il flop della continuità territoriale – ha commentato Salvatore Cicu, europarlamentare di Forza Italia – Con la sua scelta snobistica di rifiutare il disagio del trasporto ferroviario sardo, l’ex Presidente del Consiglio ha introdotto apertamente il concetto di discontinuità territoriale, che è come ammettere alla luce del sole tutte le false promesse del suo Governo sul capitolo trasporti e collegamenti interni”.
“Dentro questa verità – ha aggiunto il Forzista – c’è un nodo politico ancora irrisolto, quello del riconoscimento della condizione di insularità, e di una battaglia rispetto alla quale i risultati ai quali ho lavorato in Europa restano disattesi a livello regionale e nazionale.
Oggi la Sardegna vive una situazione di forte ritardo economico, infrastrutturale e di mobilità, un gap di competitività dovuto in larga parte agli svantaggi che derivano dall’essere Isola. Per questo occorre rafforzare la battaglia sull’insularità. Significa anche aprire una vertenza che sia nazionale e che metta al centro la necessità di una legge capace di regolamentare una vertenza dalla quale dipende lo sviluppo della nostra regione”.
Per Cicu, “il flop del tour di Renzi in Sardegna è il flop di una sfida politica che il centrosinistra ha perso. Oggi la Sardegna resta isolata dal resto del mondo, sia sull’asse aereo che su quello marittimo, ma resta isolata anche al suo interno, dove il trasporto su binari è ancora fermo al secolo scorso e ad una lentezza inaccettabile che priva i cittadini e le imprese di ogni diritto alla mobilità”.
Nel criticare la “fugace visita” in Sardegna del segretario del Partito democratico, Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, ha pubblicato nella sua pagina Facebook un video della “Leopolda 2015″ (https://www.youtube.com/watch?v=fnV-WR2-3MA&feature=share), dove l’armatore della Tirrenia e di Moby, Vincenzo Onorato, diceva che “con questo governo si è realizzata la vera continuità territoriale” e che un “particolare grazie” era da rivolgere “a Matteo Renzi e al suo Governo”.
Nel video, Renzi, parlando della Sardegna e della continuità territoriale, ringraziava Francesco Pigliaru: “A distanza di alcuni anni – ha aggiunto Cappellacci – i trasporti marittimi sono tornati sotto il giogo di Tirrenia, con risultati opposti rispetto a quelli decantati alla Leopolda. Sul fronte dei trasporti aerei, la Giunta del Pd ha cancellato la continuità per le rotte minori nel 2014 e ha mandato in malora quella per Roma e Milano nel 2017. A Renzi, Pigliaru e compagni non resta che salire tutti sull’immaginario hyperloop e levare il disturbo. I sardi ben conoscono le ‘fake news di Renzi sui trasporti”.
“Tutti i sardi questa sera nelle loro case potranno verificare in cucina che ancora una volta si contrabbanda come obiettivo raggiunto quello che è solo un annuncio (la metanizzazione) – ha concluso il Coordinatore di FI– Esattamente come tutti gli altri propinati all’opinione pubblica in questi anni. Renzi ha detto che lui ha stanziato i soldi per le infrastrutture, ma è l’ennesima bufala del ‘self fake news man’ democratico: il suo Governo non ha stanziato un solo euro in più, ha solo spacciato per nuovi finanziamenti già previsti, tanto che Pigliaru ha indebitato i sardi per oltre 700 milioni di euro. Sempre con il Governo Renzi è stato firmato da Pigliaru il famigerato accordo-patacca, con cui lo Stato centrale ha scippato oltre 3 miliardi e mezzo alla Sardegna. Su risorse, continuità territoriale aerea e marittima e infrastrutture abbiamo assistito a tre anni di bufale renziane”. (red) (foto dalla pagina Facebook di Matteo Renzi)
(admaioramedia.it)
3 Comments
Giovanna Bonino
Vogliamo parlare della strada che collega Olbia e Tempio a 4 anni dall’alluvione? La sanità in centri come Lanusei, Tempio, la Maddalena…. Un tracollo su tutti i fronti
Aldo Cabitza
Ci vuole poco a sbugiardare il Signore, ma molto a fare l’elenco di ciò che crea malumore e problemi nella popolazione.
Aldo Cabitza
Ahhh il problema viario in Sardegna… Chi bloccò o disse che non era necessaria la strada a scorrimento veloce.. Olbia -Palau- Santa Teresa- Castelsardo… in quanto il volume di traffico non giustificava il progetto😠😠😠