Si concludevano nel 2016, sotto il primo mandato della giunta del sindaco Zedda, i lavori di riqualificazione del lungomare Poetto, con i quali venivano apportate delle modifiche importanti alla viabilità ed alla sosta in quell’area della città che, per le sue dimensioni e la sua posizione, favorisce una elevatissima presenza durante tutto l’anno.
Modifiche sostanziali che hanno interessato sia la strada del Lungomare, riorganizzata secondo una suddivisione lineare degli spazi destinati a ciclisti, podisti, traffico pedonale e veicolare, ma anche le abitudini più radicate dei cagliaritani, che hanno visto drasticamente ridotta la quantità di stalli di sosta liberi, così come emerge dalla recente analisi del gruppo consiliare dei Riformatori: 280 stalli eliminati nel viale Lungo Saline, per lasciare lo spazio alle corsie preferenziali dei pullman in direzione Cagliari; altri 70 cancellati nel viale Lungo Saline per le nuove fermate dei pullman in direzione ospedale marino; 230 riservati ai residenti ed ulteriori 350 stalli cancellati nel tratto che va dalla quinta fermata all’ospedale Marino, per fare spazio alla nuova strada a due corsie. Infine, un numero incalcolabile di stalli eliminati nel vecchio viale del Lungo Mare.
“L’Amministrazione dichiara di non avere ridotto il numero di parcheggi, ma addirittura di averne realizzato dei nuovi – commenta il consigliere dei Riformatori, Raffaele Onnis – Ma i numeri non lasciano spazio ai dubbi. È innegabile che la drastica riduzione dei parcheggi abbia determinato un grande disagio per tutti gli aspiranti frequentatori del Poetto, obbligandoli a scegliere altre destinazioni”.
I lavori di riqualificazione, dunque, non accompagnati da un piano particolareggiato per la viabilità e sosta ed in mancanza di un nuovo parcheggio aggiuntivo, rispetto alla situazione precedente, avrebbero originato una serie di criticità per le varie tipologie di utenza. Il trasporto pubblico locale, dal canto suo, non sarebbe in grado di soddisfare le esigenze di tutte le tipologie dei frequentatori, come famiglie con bambini, anziani ed utenti provenienti dall’area vasta che necessariamente devono raggiungere la spiaggia con un mezzo proprio. Inoltre, nel quadro già allarmante si inserisce un problema di gravità assoluta, quello dei disabili, che più di ogni altro necessitano di parcheggi riservati con determinate caratteristiche che garantiscano una zona adatta per le operazioni di salita e discesa dal mezzo e, come previsto dalle normative, nelle adiacenze del luogo di destinazione.
“I parcheggi per i disabili sono insufficienti – sostiene Onnis – mal distribuiti o totalmente assenti in ampi tratti, come quello di un chilometro e mezzo che va dalla quarta fermata al litorale di Quartu, per un tratto pari al 50% dell’intero litorale di Cagliari”. Perciò, diventa indispensabile, secondo l’analisi del Consigliere, aumentare il numero degli stalli e distribuirli in modo omogeneo lungo tutto il litorale: “Ho fatto un censimento via per via dello stato dei luoghi classificando le aree di sosta e inquadrandole in un contesto generale – spiega – da qui nasce la mia proposta per realizzare un totale di 1.850 nuovi stalli, che andrebbero ad aumentare notevolmente l’offerta in una zona dove la sezione dell’arenile è la più ampia di tutto il litorale e si trova al momento priva di stalli per la sosta”.
La proposta prevede l’apertura di un parcheggio di superficie gratuito, nella zona degli ex campi di calcio adiacenti all’Ippodromo, sufficiente ad ospitare 1.500 posti auto; la realizzazione di una nuova rotatoria nel viale Lungo Saline all’incrocio con via Ausonia, per consentire la modifica del percorso dei pullman nello stesso viale; ed ancora, la riorganizzazione della viabilità nel tratto compreso tra la quinta fermata e l’ospedale Marino, trasformandolo in unico senso di marcia e favorendo il recupero di circa 350 posti auto, nonché la rimodulazione e razionalizzazione dei parcheggi riservati ai residenti (in funzione delle reali esigenze abitative e degli stessi pass richiesti in questi anni) e di quelli riservati ai disabili. Un progetto intenso, ma certamente destinato a ‘restituire’ l’accesso alla spiaggia dei centomila alla cittadinanza, nelle sue stratificazioni e con le sue svariate esigenze.
“L’ultimo comunicato dell’Amministrazione è di qualche mese fa – conclude Onnis – con l’ausilio di un video spot nel quale si annunciano in pompa magna nuove aree di sosta, ma in realtà sono sempre le stesse storiche che si stanno riasfaltando e ritracciando, per giunta con i lavori iniziati all’inizio dell’estate e che tuttora perdurano andando ad amplificare il già grave disagio.”
Laura Pisano
(admaioramedia.it)