Ha richiamato oltre 200 persone da tutta la Sardegna l’incontro informativo “Tumore ovarico: presente e futuro”, che si è svolto nei giorni scorsi a Pimentel, in memoria di Luena Mirai, giovane pimentelese che nel 2016, a soli 37 anni, dopo una dura battaglia, è stata sconfitta dal tumore femminile più aggressivo e meno conosciuto.
L’evento, ideato dalla madre della giovane, Maria Fois, e realizzato con la collaborazione dell’associazione nazionale Acto (Alleanza contro il tumore ovarico), ha portato nel piccolo centro della Trexenta medici specialisti di rilievo nazionale e regionale, come Domenica Lorusso dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, Antonio Macciò, direttore dell’Unità di Oncologia medica dell’ospedale Businco di Cagliari, ed Elena Massa, ricercatrice e oncologa del Policlinico di Monserrato.
“Oggi abbiamo aggiunto un altro importante tassello a un progetto che guarda lontano – ha commentato commossa Maria Fois, che nell’aprile scorso aveva attirato l’attenzione della stampa con la coltivazione e la vendita di 15mila tulipani il cui ricavato è stato devoluto alla ricerca – L’obiettivo di queste iniziative è portare l’attenzione dell’opinione pubblica verso una patologia per la quale l’informazione, la prevenzione e la cura in un centro specializzato sono fondamentali per la sopravvivenza”.
Nel corso dell’evento sono stati raccolti fondi per l’Acto attraverso la vendita di magliette, bulbi di tulipani e miele prodotto a Pimentel dalla famiglia di Luena: “Acto sta sviluppando una rete nazionale per cercare, attraverso l’informazione, di cambiare il futuro delle donne – ha sottolineato Elisabetta Ricotti, portavoce nazionale dell’Associazione – Stiamo agendo ai tavoli decisionali per far adottare a livello nazionale i test genetici utili per la prevenzione e, attraverso il nostro sito www.actonlus.it , offriamo continuo supporto e servizi alle pazienti e ai loro familiari”.
Alessia Pillolla
(admaioramedia.it)